Corriere di Bologna

Da Bologna a Londra e ritorno Memorie in bianco e nero dagli ‘80

Sul sito web di Gallery 16 gli scatti del musicista Checco Garbari

- Andrea Tinti

Anche Gallery 16, lo spazio espositivo e di incontro di via Nazario Sauro 16/A, ha fatto di necessità virtù, spostando la mostra «Bologna/Londra A/R» in un ambiente virtuale (https://bolognalon­draar.weebly.com), dove percorrere un pezzo di storia musicale cittadina e londinese. La mostra è curata da Checco Garbari, musicista bolognese d’adozione noto per essere tra i fondatori dei Lino e i Mistoterit­al, che ha raccolto dal suo archivio personale scatti in bianco e nero, mettendo a confronto la scena mod revival degli anni Ottanta a Londra e quella felsinea dello stesso periodo.

Il caso vuole che tra i diversi scatti che si possono vedere colpisce quello meno musicale di tutti, che però racchiude per tanti ormai ex-giovani felsinei una emozione particolar­e. Si tratta del famoso bus a due piani della linea 45, perché, negli anni dell’edonismo reaganiano, salendo su quella corsa cittadina in molti fantastica­vano di essere a Londra, immaginand­o fermate a Carnaby Street o Oxford Circus. Invece, si tornava a casa o si andava a scuola, magari alle Aldini Valeriani, l’istituto tecnico che organizzò, grazie al suo comitato studentesc­o, un raduno di band alle Caserme Rosse, presente in mostra con foto di pubblico ed artisti. Era il 1982, lo stesso anno nel quale arrivò al Palasport di piazza Azzarita il concorso «Il rock italiano mette i denti», poi vinto dai Litfiba ritratti con uno scatto che vede un giovane Piero Pelù a piedi nudi (era una delle sue caratteris­tiche agli esordi) mentre alle sue spalle Gianni Maroccolo è intento a dare corpo al sound della band col suo basso.

Dal 1982 bolognese al 1984 londinese il passo è breve. Un viaggio di Garbari a Londra e Liverpool insieme ai suoi compagni d’avventura nei Lino e i Mistoterit­al lo porta a scattare tante fotografie, dai luoghi simbolo per la storia dei Beatles ai mod in giro per Carnaby Street (dove la linea 45 non si è mai fermata), che si ritrovano fianco a fianco di uomini d’affari in giacca e cravatta, ma anche a punk nella loro uniforme fatta di borchie e creste colorate. Un viaggio andata e ritorno da Bologna a Londra che si chiude con il famoso concerto degli Skiantos al Q.Bò che finì a torte in faccia nel 1986 e quello dei Lino e i Mistoterit­al del 4 giugno 1988 sulla terrazza della Torre degli Asinelli, quando emularono l’ultima esibizione pubblica dei Beatles con il concerto dal tetto dell’edificio che ospitava gli uffici della Apple Records (la loro società multimedia­le).

Una mostra che mette in risalto le sottocultu­re giovanili, costruita attraverso fotografie fatte con una Canon AE-1 reflex che – come dice Garbari «permetteva al massimo 36 pose, obbligando­ti a ponderare bene soggetto e momento da fissare». Una galleria virtuale per risalire ancora una volta su quel bus a due piani.

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Un autobus a due piani della linea 45, in uso dal 1962 questi mezzi da 127 posti sostituiva­no il tram
Il «Bi-Bus» Un autobus a due piani della linea 45, in uso dal 1962 questi mezzi da 127 posti sostituiva­no il tram

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