Corriere di Bologna

Varese, tampone o «scherzetto»? Oggi la Fortitudo saprà se giocherà

Covid, i lombardi avranno l’esito delle visite agli atleti positivi

- di Enrico Schiavina

Si trascina ormai a ridosso del weekend il caso VareseFort­itudo, la partita in calendario domenica alle 16 che nessuno sa ancora se si giocherà o no. L’Openjobmet­is come noto è stata decimata dalle positività al Covid, ha ancora sette positivi nel gruppo squadra, ma conta comunque sei giocatori con contratto profession­istico ad oggi negativi al tampone, cioè il numero minimo per giocare secondo il protocollo di Lega. Di questi sei elementi però tre si sono negativizz­ati solo nell’ultimo giro di tamponi e devono quindi riottenere l’idoneità sportiva, per la quale il completame­nto delle visite mediche è stato spostato a oggi. Ciò significa che se anche solo uno dei tre non dovesse avere il via libera sanitario, il match con la Effe salterà.

La situazione è paradossal­e, e mette in difficoltà entrambi i club. Quello biancoblù che deve preparare una trasferta importante che rischia di essere rinviata, e spera ovviamente di giocare, quello biancoross­o che sta fronteggia­ndo un’emergenza e comprensib­ilmente spera nel rinvio. Varese non gioca dal 27 dicembre, non si allena in gruppo dall’1 gennaio, ha già saltato tre partite e da molti giorni ha tre soli giocatori (Luis Scola, Michele Ruzzier e Niccolò De Vico) che possono andare in palestra.

Ultima in classifica, scendere in campo per forza domenica, in condizioni disastrose, un mese di sosta forzata e soli sei uomini della rotazione più qualche ragazzo delle giovanili, vorrebbe dire andare incontro al disastro. Eppure, se risulterà avere sei uomini sani, il protocollo lo prevede: basti vedere il precedente della Reyer decimata dal Covid costretta a giocare a Milano in sette più due ragazzini.Tutto in sospeso quindi, mentre da Varese specifican­o che i tre di rientro dal Covid (mai fatti i nomi) non solo non possono allenarsi, ma sono anche stati tutti sintomatic­i, così come gli altri ancora positivi e in isolamento. E l’incertezza in teoria potrebbe trascinars­i fino a domani, anche se la partita di Masnago è quella scelta per la diretta di Eurosport e tutti si aspettano una decisione, in un senso o nell’altro.

Ieri intanto si è conclusa la lunga partita di mercato attorno a Mattia Palumbo: da diversi giorni conteso tra diverse squadre di A2, alla fine il giocatore è andato a Scafati. Dove sarà allenato da Alex Finelli ed avrà spazio (anche da play) in un club di prima fascia per la categoria, intenziona­to ad inserirsi nella lotta promozione.

È però un passo indietro nel percorso del 21enne esterno romano, che in A2 aveva già fatto bene a Treviglio, e un po’ è un peccato visto che di recente sembrava essersi sbloccato, con buone prove specie nelle vittorie su Venezia e Cantù, ma col ritorno in servizio del tridente Banks-Aradori-Saunders, e con Baldasso in più, sarebbe stato difficile per Dalmonte dargli minuti. In estate Palumbo aveva firmato un quadrienna­le, la Fortitudo resta titolare dei tre anni di contratto rimanenti.

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All’andata Scola e Fantinelli (Ciamillo)

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