Guanciale, Brie, Martinelli Incontri e laboratori a distanza
Il Teatro dell’Argine trasforma la stagione in talk show sul web
Il teatro, nonostante tutto, dall’Itc Teatro. Incontri online con artisti che avrebbero dovuto presentare i loro spettacoli, laboratori a distanza. Ogni teatro sta provando a inventare, in questi tempi di emergenza sanitaria, i mezzi per mantenere i contatti con il proprio pubblico. E lo spazio di S. Lazzaro di Savena, uno dei più attivi nella propria comunità con stagioni, laboratori, interventi nelle scuole, si affida a una forma originale di «onair». Scrivono, dalla compagnia: «Il teatro, più che mai. Nonostante l’assenza di corpi e voci, nonostante quello spazio provvisorio di visioni fluttuanti su algidi schermi dove anche i pensieri rischiano di farsi confusi e perplessi. Ora più che mai abbiamo bisogno di aggrapparci alla bellezza come a un’ancora potente, come un’utopia possibile che ci sospinga a immaginare un futuro di nuovo insieme: l’utopia dell’esserci, dello scambio festivo, della stretta di mano e dell’abbraccio».
Ci racconta Andrea Paolucci, drammaturgo e regista del Teatro dell’Argine, che gestisce lo spazio: «Abbiamo già provato in novembre e dicembre, presentando nostri lavori. Abbiamo avuto, a ogni trasmissione, un centinaio di contatti attivi, con interventi nella chat. In febbraio e marzo portiamo in questo Secondo Atto Online sulla nostra pagina Facebook e sul nostro canale YouTube nomi noti della scena nazionale, Lino Guanciale, César Brie, Marco Martinelli per aprire, e speriamo di ampliare ancora la platea».Le trasmissioni, simili a talk show, con brani recitati dal vivo e con video di repertorio, inizieranno il 6 febbraio alle 21 e proseguiranno tutti i sabati fino al 6 marzo, con una coda il 20. Gli ospiti saranno, nell’ordine: Lino Guanciale, che avrebbe dovuto portare a S. Lazzaro il suo Dialogo di profughi; César Brie, attore amatissimo che sarebbe venuto con un suo storico spettacolo, Il mare in tasca; Marco Martinelli, fondatore del Teatro delle Albe, un protagonista della scena contemporanea; Paolo Nani di Teatro Nucleo; Anna Amadori con le attrici del progetto «I girasoli»; quindi, il 20 marzo, Babilonia Teatri, anche loro habitué dell’Itc.
«Se il teatro fosse stato aperto – continua Paolucci – ogni artista sarebbe stato tre giorni da noi: nei primi due avrebbe tenuto laboratori, il sabato un incontro col pubblico, la domenica pomeriggio lo spettacolo. Li avremmo portati nelle scuole, al mercato, sempre con l’idea che ci guida di far conoscere a tutti la bellezza del teatro». Invece si farà tutto a distanza. Anche una festa di Carnevale come gioco poliziesco, il 16 febbraio, e laboratori di trucco, di cinema, di danza, di regia, di potenziamento, di lettura ad alta voce. Partirà pure un percorso in collaborazione con Teatro Arcobaleno. Info: itcteatro.it.