«Omaggio a Bologna»
Il musicista adottato dalla città. Il concerto su YouTube
Isuoi primi cinquant’anni li aveva festeggiati nella natìa Sardegna con un lungo tour di 50 concerti in 50 giorni consecutivi, «50 anni suonati». Senza nessuna interruzione, in siti archeologici, spiagge, carceri e ospedali. Per i 60, invece, il trombettista Paolo Fresu, che aveva iniziato a suonare a 11 anni nella banda del suo paese, Berchidda, ha scelto la sua città, Bologna, in cui vive ormai da molti anni. In cui era arrivato, un po’ per caso, nel lontano 1983. «Ero in treno - racconta - e venivo da Monaco di Baviera, dove avevo tenuto un concerto. Dovevo andare a Civitavecchia per prendere il traghetto, ma ero in anticipo e così avevo deciso di fare una tappa a Bologna. Pensai di impulso di iscrivermi all’Università, andai in via Zamboni, chiesi informazioni e così feci. Il mio sogno era quello di laurearmi in Etnomusicologia al Dams con il professor Roberto Leydi, poco importa che alla fine feci un solo esame». In compenso da allora Fresu Bologna non l’ha più lasciata, punto di ritorno costante dopo i tanti tour in giro per il mondo. E a Bologna, «capitale della musica, città impregnata di cultura con un’università che tende la mano», Fresu dedicherà il progetto Paolo Fresu Musica
da lettura. Un omaggio anche allo scenario dell’Archiginnasio, che il 30 e il 31 gennaio ospiterà la registrazione di un concerto di 60 minuti, come i suoi anni, accompagnato da 60 parole che per Fresu sono particolarmente significative. Con il musicista, premio Nettuno d’oro 2017, ci saranno il fido Quartetto d’archi Alborada, Daniele di Bonaventura al bandoneon, Dino Rubino al pianoforte e Marco Bardoscia al contrabbasso. E poi la voce narrante di Alessandro Bergonzoni, «un artista a 360 gradi, poeta, attore e tanto di più» per Fresu. Il concerto, sostenuto da Mast, Unipol, Coop Alleanza 3.0 e Bper Banca, sarà ripreso dai due registi bolognesi Michele Mellara e Alessandro Rossi e poi trasmesso il 10 febbraio, giorno del compleanno di Fresu, sul canale YouTube del musicista. Mentre la piattaforma di streaming Qobuz distribuirà l’audio del concerto in esclusiva per i suoi utenti con la possibilità, ancora da confermare, di una trasmissione anche da parte di Rai5.
Il concerto sarà anche un viaggio dentro gli spazi della Biblioteca dell’Archiginnasio, partendo dalla Sala Stabat Mater, che accolse la prima esecuzione della composizione di Rossini, e arrivando al Teatro Anatomico e alle sale dei Diciotto e di Lettura, passando anche per i foyer e i due grandi scaloni. «Ha scelto noi per il suo compleanno perché sarà una festa in famiglia», chiosa l’assessore comunale alla Cultura Matteo Lepore. «Quando si è presentata la possibilità dell’Archiginnasio conclude Fresu non mi è sembrato vero perché è il simbolo dell’importanza della cultura. Quest’anno sono anche i 50 anni del Dams e anch’io sono arrivato a Bologna affamato di conoscenza e sapere. Il jazz, poi, è una musica curiosa, aperta, disponibile e per me la musica è stato un elemento di scoperta, che mi fece suonare allora all’Osteria dell’Orsa e alla Cantina Bentivoglio e poi nei teatri».