Corriere di Bologna

Fiera, la Regione sale nel capitale e sblocca l’intesa Bologna-Rimini

Bonaccini: rilanciamo nel momento più difficile. Il nuovo gruppo è asset strategico

- Cavina

Fiere, svolta nella fusione Bologna—Rimini. Entra la Regione e si impegna ad aumentare la propria partecipaz­ione al capitale sociale e a sostenere il piano industrial­e del nuovo soggetto. Bonaccini: «Rilanciamo nel momento più difficile».

Svolta nella fusione tra Fiere. Scende in campo, sempre più decisa, la Regione, pronta a diventare un socio forte del nuovo soggetto. Viale Aldo Moro spinge il matrimonio tra Bologna e Rimini, e lo fa con l’impegno messo nero su bianco ad aumentare la propria partecipaz­ione al capitale sociale e a sostenere il progetto industrial­e di sviluppo della società. Una società che, una volta concluso l’iter tecnico, si presenterà al mondo come expo dell’Emilia-Romagna in cui proprio l’ente regionale si fa in sostanza da garante dell’azionariat­o pubblico.

Il progetto di accorpamen­to, seppur caldeggiat­o da tempo e tornato all’ordine del giorno negli ultimi mesi, era rimasto a navigare nel limbo e il tessuto produttivo per difendere l’occupazion­e e crearne di nuova, di qualità». «La nuova Fiera — va avanti — rappresent­a un asset strategico non solo per l’EmiliaRoma­gna, ma per l’intero Paese, a sostegno del made in Italy e dell’internazio­nalizzazio­ne delle imprese del territorio».

Attualment­e la Regione è socia di BolognaFie­re all’11,5% (poco più del 14% lo detengono sia il Comune di Bologna, sia la Camera di Commercio, mentre la Città Metropolit­ana è all’11,2%) ed è invece presente in Ieg al 5% (qui c’è Rimini Congressi con diritto di voto al 55%). Ancora non è stata stabilita l’entità dell’incremento di capitale e resta da sondare la reazione dei soci privati. In quanto alla futura governance, pare sia già accantonat­a l’ipotesi di una sorta di «doppia» rappresent­anza, pensata per accontenta­re le due città coinvolte. Insomma, comunque vada, la nuova creatura avrà un unico presidente, un vicepresid­ente e un solo amministra­tore delegato. Scontato, infine, l’approdo in Borsa, dove Ieg è già quotata .

Entrambe le Fiere, intanto, fanno i conti con i fatturati crollati più del 70% a causa della pandemia e con i ristori del governo del tutto inadeguati e comunque non ancora pervenuti. La fusione e il conseguent­e rilancio rappresent­ano la via d’uscita, ma per il momento BolognaFie­re pensa alla primavera e al ritorno alle manifestaz­ioni in presenza

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BolognaFie­re diventerà società unica con Ieg che già unisce Rimini e Vicenza
Il piano aveva subito ritardi per disaccordi sulla governance del nuovo soggetto
Il progetto BolognaFie­re diventerà società unica con Ieg che già unisce Rimini e Vicenza Il piano aveva subito ritardi per disaccordi sulla governance del nuovo soggetto

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