Cna, palestre: «Regole certe per riaprire»
L’appello
Non solo una data certa per la riapertura, ma anche incentivi alle famiglie e agli sportivi che possano sostenere la ripartenza di palestre, piscine e impianti sportivi. È quanto chiedono le Cna Benessere e sanità di Bologna, Modena e Reggio Emilia, preoccupate che il protrarsi della chiusura delle strutture possa causare il fallimento di molte piccole realtà. «L’assenza di una prospettiva chiara di riapertura, ad oggi formalmente fissata al 5 marzo dall’ultimo dpcm, è suonata per molti come una condanna definitiva, nonostante i rigidi protocolli applicati sin da maggio, gli investimenti fatti per garantire la sicurezza e i controlli delle forze dell’ordine che ne hanno confermato il rispetto», denunciano le associazioni. «Le imprese, i centri sportivi, le associazioni non possono più vivere in questa incertezza: è il momento di programmare la ripartenza, nel pieno rispetto delle norme antipandemiche, gestendo con cura e attenzione le misure di precauzione necessarie», spiegano le imprese del settore sportivo. «Per ripartire occorre andare oltre. I ristori, già previsti anche da molti Comuni, non saranno sufficienti: questa pandemia colpisce anche la capacità di spesa delle famiglie e per questo è necessario pensare fin d’ora a misure che rilancino la domanda, a voucher che possano mitigare il costo per l’accesso ai vari impianti per sostenerne la ripartenza». «Servono — è la conclusione — politiche straordinarie che allarghino le maglie della detraibilità fiscale, non solo parziale e per i minori, ma piu’ estensiva, almeno per un periodo limitato».