Reggio Emilia, seicento scatti di McCurry in mostra nelle scuole della città
Seicento foto del grande fotografo americano Steve McCurry esposte in aule e corridoi di una ventina di scuole, tra elementari e medie, di Reggio Emilia e provincia. Un’iniziativa favorita dalla fondazione voluta da Massoud Basharat, mecenate di origini iraniane che vive e lavora tra Stati Uniti e Francia. A tessere i contatti tra la città emiliana e Besharat è stata l’organizzatrice di mostre Donatella Violi, che vive a Reggio Emilia. Dopo aver toccato Francia e Stati Uniti, il progetto approda ora anche in Italia. «L’intento di Basharat - spiega Violi - è quello di coinvolgere, oltre a McCurry, altri famosi fotografi e utilizzare i loro lavori per sollecitare bambini e ragazzi a riflettere anche su altre tematiche. A partire da quelle legate ai cambiamenti climatici e alla salvaguardia dell’ambiente». Nel comprensorio reggiano alle scuole Dall’Aglio, King e Pertini del capoluogo si sono unite quelle di altri territori come Campagnola, Castelnovo Monti, Cavriago, Correggio, Quattro Castella e Rubiera. Dove il lavoro degli insegnanti e le giornate di bambini e ragazzi sono accompagnati dagli scatti del settantunenne fotoreporter americano noto in tutto il mondo per la sua Ragazza afgana del 1984. Venticinque invece le foto destinate alla Psicologia pediatrica dell’arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio. (p.d.d.)