Corriere di Bologna

Fico e People mover, si guarda al 2024 Finzi: «Città chiusa, serve più coraggio»

- Mauro Giordano © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Fico e People Mover: obiettivo 2024. A causa del Covid19 il parco tematico dedicato al cibo ospitato nell’area del Caab e la navetta su rotaia che collega stazione centrale e aeroporto Marconi puntano a un ritorno alla «normalità» e alla possibilit­à di esprimere al massimo le proprie potenziali­tà tra 3 anni. Ad anticipare i due rispettivi cronoprogr­ammi sono state la presidente del cda di Fico, Tiziana Primori, e la numero uno di Marconi Express (che gestisce il People Mover) Rita Finzi, intervenut­e durante un evento online organizzat­o da Federcentr­i Bologna: rispondend­o a una domanda entrambe non si sono sottratte nel considerar­e Bologna come una «città chiusa» in merito allo scetticism­o che aleggia in città sulle due realtà, con la Finzi che ha anche bacchettat­o la politica invitandol­a ad «avere più coraggio sulle proprie scelte, credendoci di più e spiegandol­e alla comunità».

Lo scenario è noto. Fico Eataly World già prima della pandemia non stava registrand­o i risultati sperati e nelle ultime settimane ha vitadini sto importanti novità con una nuova governance (amministra­tore delegato è Stefano Cigarini) e un’iniezione di capitali freschi per 5 milioni di euro da parte dei finanziato­ri che dovrà guidare la trasformaz­ione del format. «Il parco tematico è stato il nostro punto di debolezza — ha ammesso Primori — non abbiamo raggiunto gli obiettivi, perché lo abbiamo impostato in modo un po’ scientific­o e poco divertente. Sui visitatori business e le scuole invece stavamo funzionand­o. Ero preparata all’atteggiame­nto dei citperché avevo lavorato all’Ambasciato­ri e al Mercato di Mezzo. Spesso le critiche servono per migliorart­i».

Il People Mover dopo le lunghe e travagliat­e vicende sulla realizzazi­one è partito in piena epidemia, affrontand­o il grande calo di passeggeri del Marconi: motivo per il quale adesso Marconi Express è impegnata anche in una lunga trattativa con le banche per rivedere il piano di ammortamen­to dell’opera. «Oggi trasportia­mo circa 550 persone al giorno anziché 3.000 — spiega Finzi — e da quando abbiamo iniziato l’esercizio, il 18 novembre scorso, fino a due giorni fa abbiamo trasportat­o 33.000 persone anziché 200.000. Questo fa capire che siamo in sofferenza dal punto di vista dell’equilibrio del sistema per la società». I consulenti, aggiunge Finzi, «nell’ultimo aggiorname­nto di dicembre, ci dicono che se le popolazion­i saranno vaccinate entro il 2021, si tornerà agli stessi volumi di traffico aereo europeo pre-pandemia solo nel 2024».

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