«Pirlo e Sinisa, più simili di quello che si crede Oggi la sfida è aperta»
Giuseppe Pancaro, ha vissuto cinque anni con Mihajlovic poi due con Pirlo: si immaginava di vederli uno contro l’altro in panchina?
«Nessuno dei due da giocatore esprimeva particolari desideri per il futuro. Pensavamo soprattutto al presente perché Lazio e Milan erano squadre in cui si puntava a vincere. Oggi sono curioso di vederli all’opera».
Cosa ricorda di loro come compagni di squadra?
«Conosciamo tutti il carattere di Sinisa, la sua determinazione e la voglia di vincere. Giocare insieme è stato un piacere, non parlerei mai di lui come di un compagno ingombrante in spogliatoio. Quella Lazio era piena di uomini forti e la somma delle personalità era un valore aggiunto. Pirlo invece dall’esterno sembra più posato ma ha sempre avuto idee chiarissime e una grinta all’altezza di Mihajlovic».
Come valuta il percorso in panchina di Sinisa?
«Ormai ha consolidato la sua metodologia di lavoro pur cercando sempre di aggiornarsi. È un tecnico che determina le partite come faceva da giocatore, c’è sempre la sua impronta. Puntare sempre a vincere e non accontentarsi mai sono doti che gli permettono di forgiare ovunque la mentalità del gruppo».
Rivede in lui qualche modello del vostro passato?
«In realtà credo che il modo di allenare in questo caso sia figlio del suo essere uomo. Anche nella vita è sempre stato determinato a non mollare un centimetro e lo pretende dai suoi giocatori».
Per un uomo così ambizioso può bastare il Bologna?
«Ha una squadra molto giovane. È un vantaggio perché i risultati arrivano sempre dalla programmazione, ma avere a disposizione anche qualche grande giocatore potrebbe