«L’avevo detto, la difesa è tutto E non siamo riusciti a chiuderla»
Djordjevic arrabbiato: «Gli arbitri riguardino anche i loro errori»
Un brusco passaggio a vuoto, quello che non ti aspettavi dalla Virtus dell’ultimo periodo. Invece alla Segafredo Arena arriva il sesto ko stagionale, sconfitte che fanno malissimo alla classifica. L’obiettivo, in campionato, è chiaramente il secondo posto o al massimo il terzo per evitare la parte di tabellone nella quale cadrà Milano. Con Brindisi in calo, ma comunque due partite da recuperare, battere Brescia avrebbe significato passare almeno una notte al secondo posto solitario. La Leonessa è arrivata a
Bologna con tre sconfitte consecutive all’attivo e sole 5 vittorie in 14 partite di campionato, la Segafredo aveva vinto 10 delle ultime 11 fra Serie A ed Eurocup. Zanetti e Baraldi in parterre non avrebbero mai pensato che questo flusso si interrompesse contro un’avversaria priva di Burns, Cline e il sostituto di quest’ultimo, Willis.
È evidente che i 90 punti subiti alla fine — 48 nel primo tempo e 27 nell’ultimo quarto — siano il macigno sotto il quale si è sgretolata la squadra: «Prima della partita avevo parlato tanto della difesa e quella è la chiave — spiega Djordjevic —. Dobbiamo partire da lì, dalle nostre regole e da una disciplina difensiva che deve essere costante per 40 minuti. Quando non c’è, gli avversari fanno il break, anche perché si sono preparati due settimane senza partite, mentre a noi la coppa porta via energie come si è visto nel primo tempo». Energie che sono finite negli ultimi cinque minuti, prosciugate dal grande sforzo profuso nel terzo quarto per ribaltare lo svantaggio e portarsi addirittura