Corriere di Bologna

Super Skorupski, sorpresa Mbaye Il Bologna più bello della stagione

Skorupski para un rigore a Immobile e la gara cambia Subito Mbaye in gol, nella ripresa raddoppia Sansone Rossoblù quasi perfetti nel gioco e nell’attenzione

- di Alessandro Mossini Fernando Pellerano © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Il portiere rossoblù para un rigore a Immobile e la partita cambia: subito in gol Mbaye, nel secondo tempo il sigillo di Sansone. Bologna quasi perfetto.

Il miglior Bologna dell’anno liquida la Lazio con un 2-0 chiaro e luminoso come la luna piena che sbuca dietro la Torre di Maratona. Partita avvincente, sfatato il tabù con le grandi. Lazio a terra, piccolo decollo dei rossoblù a quota 28, a ridosso del decimo posto. L’operazione restyling di Sinisa comincia a dare i suoi frutti, aiutato dalla crescita di Skorupski, Soumaoro, Sansone, Barrow e dalla continuità di Soriano. Poi gli innesti di sostanza dalla panchina. Senza rinunciare al pressing e alla difesa alta, ora meglio registrate, e con la determinaz­ione di due anni fa è arrivato il più classico dei punteggi. E senza Tomiyasu.

Ma al 2-0 si è arrivati grazie soprattutt­o a Skorupski che sullo 0-0 ha neutralizz­ato un penalty a Immobile. Decisivo. Il resto l’hanno fatto gli altri. A caricare la squadra è stato il gol del vantaggio di Mbaye, sotto porta, di rapina. Giusto riscatto poi per il senegalese, ai margini fin qui, riserva della riserva, con due presenze e soli 72’ giocati (ultima presenza a dicembre): il suo 4° gol in serie A coi rossoblù pesa tantissimo. Farsi trovare pronto è stato un bel segnale. E poi Sansone, autore del raddoppio su assist di Barrow e di una piccola rinascita dopo essere stato spodestato dalla sua mattonella da Musa. Ora se l’è ripresa a pieno titolo. Dall’altra parte troppo leziosi e imprecisi i laziali, con la dirigenza per 90’ impietrita in piedi in tribuna. Traditi dal dischetto come un anno fa. Il Bologna restituisc­e la fregatura dell’andata, con quel gol annullato a Svanberg. Finì 2-0 anche nell’ottobre del ‘38, ultima partita di Arpad Weisz sulla panca bolognese, di Puricelli e Andreolo le reti. Fra due giorni in viaggio verso Cagliari per cercare di accelerare ulteriorme­nte.

Hickey squalifica­to, Dijks infortunat­o, Sinisa piazza a sinistra Mbaye, mentre a destra senza Tomiyasu c’è De Silvestri. Stesso attacco di coppa per Inzaghi. È la Lazio a prendere in mano la partita, spinta dalla voglia di riscatto post Champions. Luis Alberto inseguito da Dominguez smista palloni qua e là, cercando invano vie centrali. Bologna attento, linee strette, pressing continuo. Brivido per una punizione di Milinkovic, Svanberg replica sparando alto. Ritmi piacevoli, duelli in ogni parte del campo, gol nell’aria. La svolta del match si consuma in 120 secondi. Contatto lieve e banale di Dominguez su Correa appena entrato in area: Giacomelli non ha dubbi, il Var conferma, rigore (non eclatante, ingenuo). Piatto morbido poco angolato di Immobile, Skorupski blocca a terra. Come un anno fa, quando dagli 11 metri sbagliò Correa (la rete della vittoria). Sospiro di sollievo e ripartenza immediata dei rossoblù che con bella azione manovrata trovano il gol del vantaggio: Soriano, Dominguez, tiro al volo Orsolini, respinge Reina sul pallone s’avventa Mbaye che insacca da un metro, da vero centravant­i. Barrow manca il raddoppio, solo parate facili per il polacco, bravo Reina su Dominguez, eccezional­e Soumaoro su Luis Alberto, ma quante ripartenze buttate al vento, di qua e di là. Ripresa sulla stessa falsa riga: Lazio avanti, Bologna che difende e riparte. Al 19’ il raddoppio rossoblù, quindi il valzer dei cambi. Il muro rossoblù e due miracoli di Skorupski nel finale, su svirgolata di Soriano e su tiro di Caicedo, chiudono il match. Oltre la vittoria, grande prestazion­e corale. È quasi primavera.

 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy