Portici, si amplia il dossier Unesco, le ultime carte arrivano a Parigi
La candidatura dei portici a patrimonio dell’Unesco allarga il suo perimetro. Nel dossier trasmesso a Parigi il 17 febbraio, figurano infatti anche Palazzo della Mercanzia, il santuario di Santa Maria del Baraccano, il sistema delle tre piazze centrali (Maggiore, Re Enzo e Nettuno), il tratto di pianura del portico di San Luca e la Pinacoteca nazionale. La valutazione tecnica è prevista per fine giugno.
La candidatura dei portici a patrimonio dell’Unesco allarga il suo perimetro. Nel dossier per il riconoscimento a livello mondiale trasmesso a Parigi il 17 febbraio, dieci giorni in anticipo rispetto alla scadenza stabilita, figurano infatti anche Palazzo della Mercanzia, il santuario di Santa Maria del Baraccano, il sistema delle tre piazze centrali (Maggiore, Re Enzo e Nettuno), il tratto di pianura del portico di San Luca, fino all’arco Bonaccorsi, la Pinacoteca nazionale, la parte monumentale del cimitero della Certosa e il portico degli Alemanni.
A renderlo noto è il Comune, spiegando che «il nuovo volto della candidatura è il risultato della lunga e approfondita fase di confronto aperta a seguito della visita in città, a fine settembre, dell’architetto Olivier Poisson, l’ispettore inviato da Icomos, organismo consultivo dell’Unesco per tutti gli aspetti che riguardano il patrimonio culturale e la sua conservazioWorld
” Orioli Una grande opportunità per la città, sono stati inseriti contesti più ampi e di notevole valore culturale
ne». Il colloquio è servito soprattutto a «chiarire meglio il dossier», rileva Palazzo D’Accursio, sottolineando il lavoro corale che «ha permesso di fornire agli esperti gli approfondimenti necessari per rispondere alle richieste del Heritage Committee Unesco, che avrà il compito di decidere se iscrivere o meno il sito candidato».
Dallo stesso confronto è anche emersa la possibilità di rivedere i perimetri delle 12 componenti del sito, consentendo quindi di includere altri elementi «che contribuiscono ad arricchire la proposta di candidatura e a rafforzarla». Valentina Orioli, vice sindaca con delega al progetto, nella sua lettera alla cabina di regia parla di «un’ottima opportunità per la città, in quanto consentirà di definire patrimonio dell’umanità contesti più ampi e di grande valore culturale». L’ultimo documento trasmesso in Francia dal ministero della Cultura, ricevuto da Bologna 24 prima, contiene le indicazioni aggiuntive, le revisioni richieste e le informazioni relative ai danni bellici provocati dai bombardamenti della seconda Guerra mondiale. «Gli esiti della fase di interlocuzione appena conclusa saranno comunicati in aprile, mentre la valutazione tecnica — annota il Comune — sarà discussa al World Heritage Committee Unesco che dovrebbe tenersi a fine giugno in Cina, pandemia permettendo».