Corriere di Bologna

Raoul Casadei ricoverato per Covid Contagi in famiglia

- Alessandro Mazza © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Raoul Casadei è ricoverato. Il re del liscio ha fatto il suo ingresso al reparto Covid dell’ospedale di Cesena Maurizio Bufalini lunedì pomeriggio portando con sé i suoi 83 anni. Le sue condizioni pare non destino preoccupaz­ione ma, vista l’età e un principio di polmonite, il ricovero è stata la scelta più prudente.

«Tosse, febbre alta sono i sintomi che Raoul presentava a cui si è aggiunto un lieve calo nella saturazion­e dell’ossigeno nel sangue sceso a 91%. A quel punto abbiamo deciso di chiamare i medici per sicurezza, lui non era neanche affaticato ma per prudenza è stato ricoverato». ha spiegato Carolina, la figlia nonché manager dell’Orchestra Casadei. «Raoul sta abbastanza bene — ha aggiunto — è un po’ impaurito, chi non lo sarebbe nella sua situazione? Ovviamente la sua inseparabi­le pipa l’ha lasciata a casa anzi mi ha anche detto che è da troppo che non la fuma».

Tutta la famiglia Casadei, però deve fare i conti con il Covid. Si tratta di ben 14 persone (compresa la nipotina di nemmeno un anno) raggruppat­e in cinque famiglie. Tutte, in pratica, sotto lo stesso tetto; un tetto che i Casadei chiamano affettuosa­mente «il recinto», sulla via di confine tra Cesenatico e Gatteo Mare. Tutti tranne Mirko Casadei che abita nella casa adiacente. L’attuale frontman dell’Orchestra più longeva d’Italia (fu fondata nel 1928 da Secondo Casadei) ha preferito non rilasciare dichiarazi­oni. Ma, raggiunto a debita distanza ha detto, in jeans e maglietta blu a maniche corte, di star bene e di essere negativo al Covid.

La voce squillante e serena di Carolina Casadei fa tirare un respiro di sollievo. Raggiunta al telefono ha ripercorso la vicenda:«Sono almeno 10 giorni che dobbiamo affrontare il Covid. Purtroppo una di noi lo ha contratto e, nonostante fossimo stati tutti attenti, si è poi esteso ai componenti della famiglia. Abbiamo sempre prestato la massima attenzione ai sintomi di ognuno perché questo virus è tremendo. Abbiamo accusato tosse e febbre alta ma lo stiamo sopportand­o. Adesso Raoul è in attesa di un responso e non ha mandato messaggi particolar­i a chi lo segue, lo farà probabilme­nte quando lo manderanno a casa, speriamo tra un paio di giorni». Come si vive in questa situazione? «Hai sempre il pensiero che possano comparire altri sintomi — risponde — e c’è sempre la paura che la situazione possa passare da quella di una brutta influenza a qualcosa di più grave».

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