Corriere di Bologna

Ilenia, botte e soprusi, quattro anni di calvario

Nell’ordinanza che ha arrestato l’ex e il killer tutti gli abusi subiti

- Baccaro

Ilenia Fabbri non era rimasta in silenzio di fronte alle angherie e alle violenze dell’ex marito Claudio Nanni, arrestato ieri l’altro insieme al killer ingaggiato per ucciderla. Il 27 ottobre 2017, quando stavano per separarsi, aveva denunciato un’aggression­e subita una settimana prima. E poi, ancora, pedinament­i, un controllo ossessivo dei suoi spostament­i e altri abusi.

Fabbri non era rimasta in silenzio di fronte alle angherie e alle violenze dell’ex marito Claudio Nanni. Il 27 ottobre 2017, quando stavano per separarsi, aveva denunciato un’aggression­e subita una settimana prima. «Mi ha aggredita alle spalle, afferrando­mi con forza con una mano da dietro il collo e facendomi sbattere la testa nel muro». L’aveva anche minacciata, aveva messo a verbale Ilenia, dicendole «che quella era casa sua e che se continuo a rompere le scatole mi stacca la testa dal collo». In quell’occasione la vittima, che portò i referti del pronto soccorso e le foto inequivoca­bili delle ecchimosi sul collo, raccontò alla polizia anche di un controllo ossessivo da parte del marito: le negava autonomia economica, nonostante lei lavorasse nell’officina di famiglia, lui controllav­a ogni spesa. Quell’aggression­e, finita con una decreto penale di condanna per lesioni personali per lui, era scaturita da una lite per la casa di proprietà, che Nanni sapeva sarebbe finita alla donna.

«Non potendo raggiunger­e i suoi scopi con mezzi legali — annota il gip nell’ordinanza di custodia cautelare —, già allora aveva scelto la violenza per far valere le sue infondate ragioni, in una pura affermazio­ne di egoismo individual­ista». La donna denunciò anche di aver trovato un gps installato sulla sua auto con un microfono per l’ascolto, che il marito ammise di aver fatto mettere con la scusa di provare un antifurto.

La denuncia di Ilenia fece inoltre scoprire alla polizia che Nanni aveva comprato una pistola non dichiarata, che teneva in officina e di cui la moglie non sapeva nulla.

Il divorzio tra i due era stato un calvario per Ilenia, finito solo con il suo barbaro assassinio, lo scorso 6 febbraio, per il quale adesso sono in carcere Nanni e l’amico pregiudica­to, accusato di essere il sicario da questi incaricato, Pierluigi Barbieri. Entro lunedì dovrebbero tenersi gli interrogat­ori di garanzia, non ancora fissati.

L’ostinazion­e di Nanni per la casa di via Corbara lo aveva indotto addirittur­a a promuovere una causa davanti al Tribunale di Ravenna perché fosse riconosciu­ta l’intestazio­ne fittizia a nome della donna, causa puntualmen­te persa. Poi aveva dato mandato a un’agenzia immobiliar­e perché la vendesse, aveva venduto all’insaputa della moglie una gelateria di loro proprietà. Prima della separazion­e le aveva tolto tutte le deleghe per operare sui conti correnti, lasciandol­e solo una tessera prepagata del Conad per fare la spesa. Anche per ottenere i 500 euro mensili di mantenimen­to per la figlia, la donna aveva dovuto ricorrere a un atto di precetto, che l’ufficiale giudiziari­o ha consegnato all’indagato il 5 febbraio, 24 ore prima che Ilenia venisse ammazzata in quella casa diventata l’ossessione dell’ex marito. «I risultati ottenuti da lei — scrive ancora il gip — hanno alimentato (nell’ex marito), giorno dopo giorno, odio e avversione nei confronti di Ilenia, particolar­mente difficili da gestire per un uomo che aveva sempre detenuto, con modalità autoritari­e, la gestione economica della famiglia».

” L’allarme Mi ha aggredita alle spalle afferrando mi con forza con una mano dietro al collo e facendomi sbattere la testa nel muro

 ?? Insieme ?? Ilenia con l’ex marito Claudio Nanni, la perseguita­va da tempo
Insieme Ilenia con l’ex marito Claudio Nanni, la perseguita­va da tempo

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