Artigiani, fondi per svolta digitale Dalla Regione 5,5 milioni di euro
Il bando, basato su risorse europee, prevede erogazioni a fondo perduto per le Pmi
Arrivano 5,5 milioni di euro a fondo perduto per le micro e piccole imprese dell’EmiliaRomagna che vogliono diventare 4.0. Nella regione che fonda la propria forza sulle filiere, viale Aldo Moro dà una spinta alle aziende artigiane affinché escano dalla logica della mera subfornitura e si trasformino in veri e propri partner delle grandi imprese.
In un anno in cui il settore della manifattura artigiana ha visto abbassare 1.200 serrande e andare in fumo 7.300 posti di lavoro, la digitalizzazione è una delle strade da imboccare per la ripresa. Ed è proprio sulla digitalizzazione che si fonda il bando regionale annunciato dall’assessore allo Sviluppo economico Vincenzo Colla e dai presidenti regionali di Cna e Confartigianato Dario Costantini e Davide Servadei.
«Se non iniziassimo a progettare la ripartenza — spiega Colla — faremmo un grosso errore: la dobbiamo governare già da ora e fare in modo che sia per tutti. Ecco perché dobbiamo accompagnare le piccole eccellenze del nostro mercato interno e aiutarle, con conoscenza e formazione, ad avere la tecnologia e le competenze necessarie ad affrontare le sfide del futuro anche in chiave di internazionalizzazione». Il bando, il primo del genere rivolto all’artigianato, è potenzialmente aperto ad a una platea di 125 mila aziende del territorio, che rappresentano il 30% del tessuto imprenditoriale complessivo. Con le risorse del Por Fesr, il piano operativo regionale finanziato dal fondo europeo per sviluppo regionale, il bando segue le novità normative introdotte a fine 2020 che danno alle Regioni la possibilità di intervenire per favorire i processi di innovazione e riorganizzazione dei processi produttivi aziendali dell’artigianato. Saranno ammessi interventi finalizzati all’ottimizzazione dei processi produttivi e organizzativi, formazione dei dipendenti compresa: il budget minimo dovrà essere di 30 mila euro e gli interventi andranno realizzati entro fine 2021 salvo proroghe.Il contributo varrà il 40% della spesa ammessa (da 12 a 40 mila euro), che cresce di un 5% per imprese femminili, giovanili e zona montana.
Nei progetti dovranno essere coinvolti i soggetti accreditati al network nazionale impresa 4.0 e ovvero i punti impresa digitale, i digital innovation hub e i competence center, con un ruolo di supporto già in fase di candidatura. In attesa che vengano pubblicati bandi anche per gli altri comparti dell’artigianato, le domande vanno presentate dal 13 al 20 aprile.