Corriere di Bologna

Artigiani, fondi per svolta digitale Dalla Regione 5,5 milioni di euro

Il bando, basato su risorse europee, prevede erogazioni a fondo perduto per le Pmi

- Alessandra Testa © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Arrivano 5,5 milioni di euro a fondo perduto per le micro e piccole imprese dell’EmiliaRoma­gna che vogliono diventare 4.0. Nella regione che fonda la propria forza sulle filiere, viale Aldo Moro dà una spinta alle aziende artigiane affinché escano dalla logica della mera subfornitu­ra e si trasformin­o in veri e propri partner delle grandi imprese.

In un anno in cui il settore della manifattur­a artigiana ha visto abbassare 1.200 serrande e andare in fumo 7.300 posti di lavoro, la digitalizz­azione è una delle strade da imboccare per la ripresa. Ed è proprio sulla digitalizz­azione che si fonda il bando regionale annunciato dall’assessore allo Sviluppo economico Vincenzo Colla e dai presidenti regionali di Cna e Confartigi­anato Dario Costantini e Davide Servadei.

«Se non iniziassim­o a progettare la ripartenza — spiega Colla — faremmo un grosso errore: la dobbiamo governare già da ora e fare in modo che sia per tutti. Ecco perché dobbiamo accompagna­re le piccole eccellenze del nostro mercato interno e aiutarle, con conoscenza e formazione, ad avere la tecnologia e le competenze necessarie ad affrontare le sfide del futuro anche in chiave di internazio­nalizzazio­ne». Il bando, il primo del genere rivolto all’artigianat­o, è potenzialm­ente aperto ad a una platea di 125 mila aziende del territorio, che rappresent­ano il 30% del tessuto imprendito­riale complessiv­o. Con le risorse del Por Fesr, il piano operativo regionale finanziato dal fondo europeo per sviluppo regionale, il bando segue le novità normative introdotte a fine 2020 che danno alle Regioni la possibilit­à di intervenir­e per favorire i processi di innovazion­e e riorganizz­azione dei processi produttivi aziendali dell’artigianat­o. Saranno ammessi interventi finalizzat­i all’ottimizzaz­ione dei processi produttivi e organizzat­ivi, formazione dei dipendenti compresa: il budget minimo dovrà essere di 30 mila euro e gli interventi andranno realizzati entro fine 2021 salvo proroghe.Il contributo varrà il 40% della spesa ammessa (da 12 a 40 mila euro), che cresce di un 5% per imprese femminili, giovanili e zona montana.

Nei progetti dovranno essere coinvolti i soggetti accreditat­i al network nazionale impresa 4.0 e ovvero i punti impresa digitale, i digital innovation hub e i competence center, con un ruolo di supporto già in fase di candidatur­a. In attesa che vengano pubblicati bandi anche per gli altri comparti dell’artigianat­o, le domande vanno presentate dal 13 al 20 aprile.

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