Teatri e musica, l’attesa del decreto e la speranza del giallo
In vista delle riaperture si studiano i programmi. Dal Comunale a Bologna Festival, cartelloni in fermento. Date certe per Santarcangelo
Il primo ad annunciare le date dal vivo è stato il festival Santarcangelo: quando ancora non si parlava di 26 aprile come possibile data per riapertura dei sipari, ha annunciato che recupererà il programma rimandato la scorsa estate, «Futuro fantastico», dall’8 al 18 luglio, arrischiando anche di annunciare molte presenze internazionali. Certo, luglio garantisce qualche sicurezza. In maggiore imbarazzo sembrano i teatri di Bologna quando gli si chiede: aprirete il 26 aprile? E come? Teatri di Vita il 1° maggio organizzerà una festa, ma per la programmazione di spettacoli, all’aperto, rimanda all’estate. Se si guarda il programma delle manifestazioni per i 50 anni del Dams, sul sito www.dams50.it, si vede come ancora i prossimi appuntamenti, un convegno da domani al 24, tre incontri con Marco Martinelli e Ermanna Montanari, sono previsti online, mentre l’inaugurazione delle mostre è stata spostata a maggio. Le rassegne musicali cittadine hanno già puntato sulla riapertura: Bologna Festival aveva già annunciato il primo concerto in presenza, con la pianista Isabelle Faust, il 16 maggio al teatro Manzoni. Ma la sovrintendente Maddalena da Lisca è prudente: «Siamo in attesa del decreto. La capienza dei teatri dovrebbe essere portata a 500 spettatori, ma c’è sempre il rischio di tornare in arancione. E con i grandi interpreti non è facile recuperare le date». Musica Insieme ha fissato la prima dal vivo al teatro Manzoni il 17 maggio con i Pomeriggi Musicali di Milano e Francesco Dego violino solista, e il secondo appuntamento al Comunale l’11 giugno con un nome come il violoncellista Mario Brunello, in una produzione con SolisInsieme, 10 giovani interpreti del territorio. «Tutto questo – ci dicono – avverrà naturalmente in costante contatto con il sovrintendente del
Comunale, Fulvio Macciardi, per consentire di organizzare i protocolli di sicurezza e nel rispetto delle capienze che saranno consentite». La direttrice Alessandra Scardovi aggiunge che non rinunceranno a trasmettere i concerti sulla tivù locale Trc Bo, visti gli ottimi ascolti realizzati (in media 31mila utenti per le prime).Proprio dal teatro Comunale arriva un richiamo alla prudenza: «Il sovrintendente non si sbilancia – ci riferiscono – su una data di riapertura. Vuole aspettare il decreto per vedere capienze consentite e protocolli di sicurezza, e organizzare al meglio la ripresa, tenendo conto della sicurezza di spettatori e lavoratori». Ci sarà probabilmente da ripensare la sala, svuotata dalle sedie per gli streaming, in un teatro che non si è mai fermato e che è pronto ad aprire il sipario quando la situazione sarà chiarita.Stessa prudenza nella prosa: il Duse è pronto a ripartire, sta lavorando a ipotesi di programmazione, ma aspetta perlomeno venerdì quando si capirà se ci sarà il via con la zona gialla. «Faremo in modo di essere compatibili con il coprifuoco agendo sugli orari». Il «Laura Betti» di Casalecchio della rete Ater, per ora punta a portare in presenza i laboratori sviluppati durante l’anno, per riservarsi una programmazione in estate. E così altri, come l’ITC Teatro di San Lazzaro. L’Arena non farà nulla di simbolico il 26 aprile: «Puntiamo a riprendere in sala da metà maggio produzioni o spettacoli annullati. Se si potrà. Ad aprire dal 4 giugno il palcoscenico all’aperto in piazza San Francesco e a usare il Chiostro per spettacoli teatrali, letture, incontri».