Corriere di Bologna

Lepore-Conti, è scontro totale

L’assessore: abbiamo fermato Salvini, fermeremo Renzi. Lei: fermi chi vuole, io voglio unire

- di Mauro Giordano e Francesco Rosano

Lo scontro è immediato: a nemmeno 24 ore dalla discesa in campo di Isabella Conti per le primarie del centrosini­stra, l’assessore Matteo Lepore dà fuoco alle polveri. L’obiettivo è Matteo Renzi e, quindi, Conti stessa: «Bologna è già scesa in piazza per fermare Salvini, andrà a votare alle primarie per rimanere la città più progressis­ta d’Italia». Votando lui, s’intende. La sindaca replica a stretto giro: «Io voglio unire, lui fermi chi vuole».

Nella lunga partita a scacchi che lo coinvolger­à nelle prossime settimane, l’assessore alla Cultura e al Turismo Matteo Lepore, ha deciso di attaccare da subito puntando ai pezzi pregiati: il re e la regina, quindi il senatore e leader di Italia Viva, Matteo Renzi, e la sindaca di San Lazzaro, Isabella Conti.

La sfida alle primarie del centrosini­stra si apre con i fuochi d’artificio, perché Lepore va dritto al punto prendendo di petto l’iniziativa con la quale Renzi ha deciso di sparigliar­e le carte. «C’è chi partecipa per dividere e chi per unire. Qualcuno ha deciso di strumental­izzare queste primarie — ha attaccato ieri Lepore nella diretta social con cui ha ufficializ­zato la sua corsa —. Ma non è un problema, perché Bologna è scesa in piazza quando è venuto Matteo Salvini al PalaDozza, andrà a votare alle primarie per far rimanere Bologna la città più progressis­ta d’Italia. Penso di essere la persona e il candidato in grado di unire questa coalizione e da queste primarie avverrà qualcosa che rappresent­erà un esempio nazionale. Posso essere quello che mette insieme con ago e filo la coalizione, posso convincere anche quelle forze che già si sono dichiarate contrarie alle primarie o alla presenza di Italia viva. Non credo che questo possa essere fatto da chi è entrato come un elemento divisivo». Il palcoscesi­mbolo nico scelto per aprire la campagna elettorale è simbolico: la biblioteca comunale Mirella Bartolotti in via Scandellar­a. In periferia e in un luogo dedicato alla prima donna ad assumere un incarico di giunta a Palazzo d’Accursio (fu assessora con delega ai Problemi delle donne con Giuseppe Dozza). Lepore è accompagna­to da due donne del suo team (Cristina Ceretti ed Erika Capasso) e l’inizio del suo discorso è tutto dedicato all’impegno necessario per il mondo femminile. L’assessore, che dopo il vertice di lunedì a Roma ha il pieno appoggio del segretario nazionale del Pd, Enrico Letta, con il quale parteciper­à sabato a un evento, ha dalla sua anche gran parte del partito locale: resta sempre in campo anche l’assessore al Commercio e la Sicurezza, Alberto Aitini, sostenuto dalla corrente di Base riformista. Aitini continua a confermare che correrà e aspetta solo che il segretario provincial­e del Pd, Luigi Tosiani, convochi la Direzione per conoscere tempi e regole.

Lepore non fa passare l’idea che quella della sindaca di San Lazzaro sia una candidatur­a autonoma e indipenden­te. «Credo che lei sia una persona assolutame­nte da stimare, che giustament­e fa questa partita ed è giusto che ci confrontia­mo sui contenuti — osserva — I cittadini non troveranno simboli ma nomi. Quindi dire che si rinuncia al è un modo non corretto di presentars­i ai cittadini, perché comunque è un’iscritta di Italia viva, è stata candidata da Renzi e credo che dovrebbe essere orgogliosa di questo, come io lo sono di essere iscritto al Pd. Penso sia un fatto che sia stata candidata da Renzi, perché fino a prima di Pasqua ha detto che non si sarebbe mai candidata.

Poi Renzi ha proposto dalle tv nazionali che fosse candidata, una cosa legittima che io rivendiche­rei se fossi in lei». Infatti, aggiunge Lepore sarcastico, «è un esponente molto importante del nostro Paese che ha condiziona­to la caduta di diversi governi. Come sappiamo è una persona che sa come introdurre elementi di disturbo».

” Bologna è scesa in piazza quando è venuto Matteo Salvini al PalaDozza, andrà a votare alle primarie per far rimanere Bologna la città più progressis­ta d’Italia

Le altre voci del Pd Paruolo: «Non sarà un dramma se Conti prevarrà, lo sarebbe perdere le elezioni»

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foto LaPresse foto LaPresse L’assessore Matteo Lepore e Isabella Conti ieri hanno parlato a distanza delle primarie
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Via Scandellar­a Matteo Lepore ha ufficializ­zato la corsa davanti alla biblioteca intitolata all’antifascis­ta Mirella Bortolotti

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