Orgoglio Amey, debuttante record
Il più giovane a debuttare in serie A. La mamma: avevo le farfalle nello stomaco...
Un debutto da record: contro il Genoa l’ingresso in campo di Wisdom Amey lo ha reso il più giovane esordiente di sempre in serie A all’età di 15 anni e 274 giorni, sei in meno di Amedeo Amadei e Pietro Pellegri. Un primato targato Bologna che parte dalla provincia vicentina: Wisdom è nato l’11 agosto 2005 a Bassano del Grappa da padre togolese, Akakpo, e mamma nigeriana, Jacob Bose, e ha iniziato a giocare a pallone nel Cosmos, poi con Bassano Virtus e Vicenza fino all’approdo bolognese nel 2019. A scoprirne il talento è Cristian Bozzato, figura di riferimento per la famiglia (fino ai 16 anni per regolamento non si può avere un agente): «Vederlo debuttare è stata una grande emozione. Abbiamo fatto una scelta mirata puntando su Bologna, ambiente e progetto ci sono piaciuti al primo impatto: ora raccogliamo questo primo importante traguardo». Bozzato è proprietario della Vigontina, società padovana che punta tanto sui giovani, e sui campi veneti ha colto subito le qualità di Amey. «Giocava a centrocampo poi è disteldebole ventato difensore. È un ragazzo molto più maturo dell’età che ha, pacato e sensibile». I genitori di Amey sono arrivati in Italia dai rispettivi Paesi, si sono conosciuti al sud e poi si sono trasferiti insieme in Veneto, a Marostica: papà fa l’operaio e si è detto «orgoglioso, felice ed emozionato»,
” Il papà Akakpo Sono emozionato e felice Cristian Bozzato È un ragazzo maturo, pacato e sensibile
mentre mamma – che tutti chiamano Giulia – è in cerca di occupazione e vedendo il debutto del figlio ha detto di sentire «le farfalle nello stomaco». Origini umili e infanzia non semplice, ma una bella famiglia che gli ha dato i valori giusti: a Bologna Wisdom vive al convitto Camplus Bononia in zona San Vitale, frequenta il liceo sportivo Manzoni e ogni giorno arriva a Cacon il treno e i pullmini del club. Al Corriere della Sera, mesi fa, il coordinatore delle giovanili Figc Maurizio Viscidi aveva citato Amey, evidenziando un problema burocratico sul tema ius soli: «Il miglior 2005 è nato a Bassano come me ma i suoi genitori non hanno la cittadinanza. E lui fino ai 18 anni non farà esperienza in azzurro». Per questo, a parte la chiamata a uno stage dell’Under 15, non sono arrivate convocazioni – in attesa delle lungaggini burocratiche per la cittadinanza – nonostante le qualità che lo hanno portato ad essere aggregato in prima squadra. Dopo il debutto in A, il vivaio rossoblù gongola. «Io e Davide Caprari lo abbiamo visionato spesso – spiega il responsabile del settore giovanile del Bologna Daniele Corazza – siamo riusciti a prenderlo nonostante le richieste di vari club professionistici. Giocare sotto età con l’Under 17 di Vigiani lo ha aiutato molto». 15 partite e 3 gol con l’Under 15 di Morara («è un esempio per mentalità e dedizione al lavoro») poi il salto. Per Vigiani, centrocampista da oltre 150 presenze in A, «oltre ad aspetti fisici e tecnici, Amey sorprende per impegno e attenzione, chiede sempre delucidazioni per migliorare». Qualità mentali che hanno colpito anche Mihajlovic – uno che non si fece scrupoli a far debuttare Donnarumma a 16 anni e 8 mesi – e che rappresentano un’ottima base per la carriera di Amey: il bello arriva ora.