Corriere di Bologna

Playoff, buona la prima La Virtus piega Treviso

I bianconeri battono Treviso senza scappare fino all’ultimo quarto. Belinelli, Gamble e Pajola tra i migliori. Milos 9 assist. Stasera c’è già gara 2

- Aquino

La Virtus mostra subito i muscoli ed entra nei playoff con la faccia giusta e una bella prova di squadra. Un primo passo che dovrà essere confermato questa sera in gara 2 (ore 20.45), quando invece Tvb avrà l’occasione del riscatto immediato dopo una partita d’esordio dignitosa finché ha avuto la forza di resistere al lavoro ai fianchi operato dalla squadra di Djordjevic. Più profonda e fisica, la Segafredo ha fatto valere il suo tonnellagg­io appoggiand­osi vicino a canestro (70% da due) con la stazza di Gamble, top scorer a quota 17, indigesta alla difesa De’ Longhi come lo era già stato nella sfida di regular season tre settimane fa. Troppe le armi a disposizio­ni dei bianconeri, con le stelle Belinelli e Teodosic a tracciare la via nel primo tempo e chi sta lavorando per diventare una stella come Pajola a prendere in mano la partita nella ripresa. L’unica nota stonata è Markovic, il solo con plus/minus negativo (-7), con la squadra che è decollata proprio quando la regia è passata nelle mani del 21enne marchigian­o (+22 di plus/minus).

Tvb ha resistito per un tempo grazie al 9/18 da tre e alle palle perse della Virtus (11 nel secondo quarto, 22 alla fine) ma sprecando qualcosa dalla lunetta, quando inevitabil­mente le percentual­i sono scese la partita si è complicata con il solo Logan come minaccia costante e una ripresa in crescendo di Mekowulu, che ha però sofferto terribilme­nte la fisicità di Gamble e Hunter. Menetti ha avuto troppo poco dai suoi registi, Imbrò e Russell, oltre che da una panchina opaca che ha prodotto solo 17 punti (tutti di Imbrò e Lockett). Dopo aver incassato un -26 e un -29 in campionato arriva un -19 che per 30’ è bugiardo ma conferma come il divario fra le due squadre resti evidente. Djordjevic sarà contento per la difesa del secondo tempo, perché dopo i 43 punti subiti nella prima metà la Virtus ha tenuto gli avversari a 29 con il 35% al tiro all’interno di una partita dal 39% complessiv­o.

La Segafredo ha provato in ogni quarto a colpire ed allungare con decisione, messa in partita subito da un Belinelli autore di 10 dei primi 15 punti di squadra. Con l’ingresso di Teodosic è arrivato il primo allungo (27-17), ma le palle perse del secondo quarto hanno impedito alla Segafredo di prendere il controllo della gara, con la De’ Longhi e i suoi salti a zona a a rimanere in scia (46-43) colpendo dall’arco con i siluri di Logan e Sokolovski quando le cifre comunque dipingevan­o già quale fosse il copione con i bianconeri a 13/17 da due e 17 assist (29 alla fine) frutto dell’eccellente movimento di palla.

Pescando dal ricco mazzo a disposizio­ne, nonostante le assenze di Weems e Tessitori (tutti i compagni hanno indossato una sopramagli­a in suo onore nel riscaldame­nto), il protagonis­ta del terzo quarto diventa Pajola che trasforma la difesa della squadra di Djordjevic con energia e recuperi che provocano la spallata decisiva (70-54) quando tutti gli vanno comunque a ruota, anche chi aveva incomincia­to male come Ricci e Alibegovic. La De’ Longhi comincia a mostrare qualche crepa, Logan è troppo solo e sull’ultimo sussulto (76-68) sono stati i voli dentro l’area di Hunter a chiudere definitiva­mente il primo episodio di una serie.

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L’esultanza di Ricci
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