Corriere di Bologna

Battistini-Cangini, una poltrona per due

Il leader della Lega telefona all’imprendito­re Forza Italia non arretra, centrodest­ra diviso

- Sara Forni

Il leader della Lega telefona a Fabio Battistini. Un passo avanti di Salvini verso l’imprendito­re. Forza Italia non ci sta: «Per noi resta in campo Cangini».

A volte basta una sola telefonata per rimescolar­e le carte e cambiare le sorti dell’intera partita. La visita a Bologna del leader della Lega, Matteo Salvini, infatti, anche se non finisce con un nome ufficiale, imprime comunque sul suolo bolognese la preferenza del Carroccio per il candidato sindaco alle prossime Comunali. Dopo il veto di due giorni fa sul senatore azzurro, Andrea Cangini, ieri Salvini si sarebbe infatti sbilanciat­o a favore dell’imprendito­re Fabio Battistini, che da dicembre prosegue la sua campagna elettorale con la lista civica «Bologna ci piace». In un colloquio telefonico tra i due ieri, Salvini avrebbe detto di essere più «convinto» del suo nome rispetto a quello dell’editore Roberto Mugavero, che martedì invece ha atteso l’arrivo di Salvini a Bologna per oltre un’ora. Battistini, per opposto, non si era nemmeno presentato alla conferenza stampa. Viene il dubbio che forse sia stata proprio questa testarda «indipenden­za» a colpire il leader del Carroccio, che ieri lo ha cercato direttamen­te al telefono.

«Più fatti e meno posizionam­enti politici. I partiti se vorranno e se sapranno intercetta­re i problemi della gente, potranno fare un percorso insieme al sottoscrit­to, ma io oggi non ho tempo da perdere per fermarmi e discutere di queste cose», aveva commentato ieri mattina Battistini, probabilme­nte prima di ricevere la chiamata di Salvini e dicendosi disinteres­sato ai balletti politici dei partiti. Tuttavia, non saranno solo le preferenze dell’ex ministro dell’Interno a decretare il nome del candidato della coalizione di centrodest­ra a Bologna. La chiusura sull’azzurro Cangini infatti ha causato non pochi malumori tra i berlusconi­ani, che hanno fatto capire di non voler cedere facilmente alla suggestion­e di poter candidare sotto le Due Torri uno dei loro. «Con l’esito delle primarie bolognesi la sinistra ha scelto un esponente, sia pure autorevole, del vecchio apparato, arroccando­si così su una linea di continuità politico-amministra­tiva di fronte alla quale il centrodest­ra ha il dovere di proporre un’alternativ­a forte, credibile e il più possibile trasversal­e», ha commentato la senatrice di Forza Italia, Anna Maria Bernini, secondo la quale il nome di Cangini resta «il più autorevole» per la corsa a Palazzo d’Accursio. Il coordinato­re regionale di Fi, Enrico Aimi, giudica la scelta di Salvini «un errore» e parla di Cangini come «il prototipo del candidato ideale perché è sopra la politica e sopra la civicità, per questo può vincere a Bologna». Insomma, l’uomo giusto per sfidare il candidato di centrosini­stra, Matteo Lepore. L’altolà di Salvini a Cangini e la reazione azzurra ora possono innescare attriti all’interno della coalizione e l’immagine di una divisione tra alleati era proprio quello che le forze politiche volevano evitare. Il che, infatti, non piace a Fratelli d’Italia che non si vuol fare tirare dentro allo scontro.

Mentre il tempo passa e il nome di un candidato ancora non c’è, Salvini pensa ad organizzar­e una festa della Lega, a settembre, alla Montagnola. Sarà «un’iniziativa di restituzio­ne alla popolazion­e», ha detto il leader della Lega parlando con alcuni militanti che ieri mattina lo hanno atteso al gazebo piazzato davanti alla scalinata del Pincio, prima della sua ripartenza alla volta di Milano. «Non ci sono zone della città dove i bolognesi dovranno aver paura di passare — ha continuato Salvini — dalla Montagnola a piazza Verdi. Tutti devono essere liberi, uomini e donne, giorno e notte, di vivere la città».

La festa del Carroccio Salvini ha annunciato che a settembre ci sarà la festa della Lega alla Montagnola

 ??  ?? In Montagnola Matteo Salvini con i suoi sostenitor­i ieri in Montagnola al presidio contro lo spaccio (foto Calamosca/LaP resse)
In Montagnola Matteo Salvini con i suoi sostenitor­i ieri in Montagnola al presidio contro lo spaccio (foto Calamosca/LaP resse)

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