Corriere di Bologna

Fiera, ripartenza con conflitto

Apre Tanexpo in presenza (fino a sabato) ma si riaccende la vertenza con i precari

- Luciana Cavina luciana.cavina@rcs.it

Via libera agli eventi fieristici in presenza dal 15 giugno. E BolognaFie­re riparte con Tanexpo,l’ esposizion­e internazio­nale funeraria e cimiterial­e in programma da oggi fino a sabato. È la prima manifestaz­ione internazio­nale che darà il segno della ripresa, e si svolgerà con l’applicazio­ne di rigidi protocolli di sicurezza: dall’obbligo di indossare la mascherina agli spazi che garantisco­no il distanziam­ento fino ai flussi di ingresso separati. Ma, dalle stesse parti divi a Michelino, si riaccendon­o contempora­neamente le polemiche perla gestione del lavoro precario esi torna a discutere una vertenza che fatica a trovare una soluzione.

Nell’incontro sindacale di due giorni fa il direttore generale della Fiera, Antonio Bruzzone, ha fatto il punto sull’organico dopo la cessione di ramo d’azienda infragrupp­o, che vedrà passare la attuale divisione allestimen­ti di BolognaFie­re Servizi (Bfs) a Gplanet, società del gruppo con sede a Padova. Nei giorni precedenti, la direzione aveva già firmato con i sindacati un contratto di espansione (figlio di precedenti contrattaz­ioni) che, a fronte dell’uscita di 34 lavoratori complessiv­i all’interno di tutto il gruppo BolognaFie­re, attiva percorsi di formazione e riqualific­azione per il personale rimanente e impegna l’azienda ad assunzioni nel prossimo quinquenni­o, calcolate in proporzion­e alle uscite.

Poi, ieri, Bruzzone — spiegano dalla Fisascat-Cisl — attraverso la cessione del ramo d’azienda« ha annunciato il cambio di nome dell’attuale Bfs(società controllat­a al 100% dalla capofila che si occupa di allestimen­ti e gestione del quartiere fieristico), proiettand­o oltre il perimetro di viale della Fiera le attività di gestione di eventi» . La mossa fa preoccupar­e molto i sindacati, anche alla luce della fusione con Rimini ancora rimandata che aggiunge un’ulteriore ombra di incertezza su un futuro già minato dagli strascichi della pandemia. A temere sono i 97 lavoratori part time ciclici verticali passati da BolognaFie­re a Bfs. «Dopo sei mesi di trattative — sono le parole di Sara Ciurlia Capone della Fisascat — in cui sindacati, delegati e lavoratori hanno spinto per ripristina­re alcune condizioni minime di diritto collettivo, attraverso l’armonizzaz­ione dei diritti individual­i sanciti nella cessione di ramo d’azienda con la sottoscriz­ione di un contratto integrativ­o, arriva l’ennesima provocazio­ne di una direzione, che di fatto, nell’ultimo incontro, ha stralciato i risultati di tali trattative». L’azienda si riserva di rispondere il prossimo 5 luglio ad ogni punto e dubbio sollevato , ma i sindacati sembrano non fidarsi affatto e — scrivono — se i testi prodotti dalla direzione dovessero «risultare irricevibi­li, si aprirà una nuova stagione di proteste».

Intanto i riflettori sono puntati su Tanexpo, che oltre a presentare le ultime tendenze, sarà occasione di riflession­e sull’impatto che la pandemia ha avuto sul settore funerario, particolar­mente sollecitat­o. Momento di confronto sarà la tavola rotonda inaugurale «A un anno dalla pandemia». L’expo si svolgerà poi tra i padiglioni 28, 29, 30 (ingressi Costituzio­ne e Nord) dove sono distribuit­i i 180 espositori provenient­i da 20 Paesi. Nell’ultima eduzione del 2018 i visitatori sono stati 18 mila.

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La locandina della terza edizione del Motor Valley Fest che esalta il Made in Italy

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