Fiera, ripartenza con conflitto
Apre Tanexpo in presenza (fino a sabato) ma si riaccende la vertenza con i precari
Via libera agli eventi fieristici in presenza dal 15 giugno. E BolognaFiere riparte con Tanexpo,l’ esposizione internazionale funeraria e cimiteriale in programma da oggi fino a sabato. È la prima manifestazione internazionale che darà il segno della ripresa, e si svolgerà con l’applicazione di rigidi protocolli di sicurezza: dall’obbligo di indossare la mascherina agli spazi che garantiscono il distanziamento fino ai flussi di ingresso separati. Ma, dalle stesse parti divi a Michelino, si riaccendono contemporaneamente le polemiche perla gestione del lavoro precario esi torna a discutere una vertenza che fatica a trovare una soluzione.
Nell’incontro sindacale di due giorni fa il direttore generale della Fiera, Antonio Bruzzone, ha fatto il punto sull’organico dopo la cessione di ramo d’azienda infragruppo, che vedrà passare la attuale divisione allestimenti di BolognaFiere Servizi (Bfs) a Gplanet, società del gruppo con sede a Padova. Nei giorni precedenti, la direzione aveva già firmato con i sindacati un contratto di espansione (figlio di precedenti contrattazioni) che, a fronte dell’uscita di 34 lavoratori complessivi all’interno di tutto il gruppo BolognaFiere, attiva percorsi di formazione e riqualificazione per il personale rimanente e impegna l’azienda ad assunzioni nel prossimo quinquennio, calcolate in proporzione alle uscite.
Poi, ieri, Bruzzone — spiegano dalla Fisascat-Cisl — attraverso la cessione del ramo d’azienda« ha annunciato il cambio di nome dell’attuale Bfs(società controllata al 100% dalla capofila che si occupa di allestimenti e gestione del quartiere fieristico), proiettando oltre il perimetro di viale della Fiera le attività di gestione di eventi» . La mossa fa preoccupare molto i sindacati, anche alla luce della fusione con Rimini ancora rimandata che aggiunge un’ulteriore ombra di incertezza su un futuro già minato dagli strascichi della pandemia. A temere sono i 97 lavoratori part time ciclici verticali passati da BolognaFiere a Bfs. «Dopo sei mesi di trattative — sono le parole di Sara Ciurlia Capone della Fisascat — in cui sindacati, delegati e lavoratori hanno spinto per ripristinare alcune condizioni minime di diritto collettivo, attraverso l’armonizzazione dei diritti individuali sanciti nella cessione di ramo d’azienda con la sottoscrizione di un contratto integrativo, arriva l’ennesima provocazione di una direzione, che di fatto, nell’ultimo incontro, ha stralciato i risultati di tali trattative». L’azienda si riserva di rispondere il prossimo 5 luglio ad ogni punto e dubbio sollevato , ma i sindacati sembrano non fidarsi affatto e — scrivono — se i testi prodotti dalla direzione dovessero «risultare irricevibili, si aprirà una nuova stagione di proteste».
Intanto i riflettori sono puntati su Tanexpo, che oltre a presentare le ultime tendenze, sarà occasione di riflessione sull’impatto che la pandemia ha avuto sul settore funerario, particolarmente sollecitato. Momento di confronto sarà la tavola rotonda inaugurale «A un anno dalla pandemia». L’expo si svolgerà poi tra i padiglioni 28, 29, 30 (ingressi Costituzione e Nord) dove sono distribuiti i 180 espositori provenienti da 20 Paesi. Nell’ultima eduzione del 2018 i visitatori sono stati 18 mila.