Insieme per il Lavoro scrive i curricula dei dipendenti Fiac
Da oggi, 83 lavoratori della Fiac di Pontecchio Marconi entrano in cassa integrazione straordinaria. Dopo una vertenza dolorosa, si vedono i primi risvolti della cessazione dell’attività dell’azienda di compressori, che verrà spostata dalla provincia di Bologna al torinese. E ora i dipendenti della sede emiliana — alcuni «veterani», con esperienza trentennale — cominciano un percorso di ricerca attiva di una nuova occupazione. A tendere loro una mano per facilitarne il reinserimento nel mercato del lavoro locale è stato Insieme per il Lavoro, il progetto di politica attiva nato dalla collaborazione tra comune di Sasso Marconi, Città metropolitana e arcidiocesi di Bologna. Martedì 28 giugno, gli operatori del progetto sono entrati nella sede di Fiac per mettere mano ai curriculum vitae di 30 degli 83 operai cassintegrati. Un tutoraggio per aggiornare la «carta d’identità» degli operai specializzati, rendendola attrattiva agli occhi delle aziende del territorio in cerca di assunzioni, come sottolineato dal sindaco di Sasso Marconi Roberto Parmeggiani, dai sindacalisti di Fiom Cgil e dal consigliere delegato della Città metropolitana Raffaele Persiano.
I cassintegrati — alcuni giovanissimi, altri «con un percorso strutturato anche di 2030 anni in Fiac» — si rivolgono alle imprese meccaniche, nel settore manifatturiero. «Nel costruire un Cv adeguato, è stata messa in luce la competenza degli operai nell’utilizzo di macchinari e anche la responsabilità assunta nei reparti, facendo emergere il loro obiettivo professionale», spiega Ambrogio Dionigi, responsabile di Insieme per il Lavor. Sottolineando da un lato «la motivazione forte dei lavoratori» dall’altro l’incentivo economico che deriverebbe dalla loro assunzione: «L’accordo concluso con Fiac dà la possibilità di portare in dote all’azienda che assume una dote di 10mila euro».
La consulenza sui curriculum è solo il primo passo di una serie di azioni. «Chiederemo la disponibilità ad aziende in crescita, che hanno bisogno di operai specializzati e di buone professionalità», continua Dionigi. L’incontro con gli industriali è fissato l’8 luglio.