Corriere di Bologna

Bivio Svamberg tra rinnovo e addio

Il centrocamp­ista va a scadenza nel 2023, i rossoblù potrebbero avere l’ultima occasione per monetizzar­e

- di Alessandro Mossini

Un nodo di mercato, da sciogliere in un modo o nell’altro: sarà un’estate decisament­e calda quella di Mattias Svanberg. Dopo tre anni al Bologna e una stagione della consacrazi­one da cinque gol in trentaquat­tro presenze, il club è di fronte a un bivio riguardant­e il futuro del centrocamp­ista: confermarl­o e rinnovargl­i il contratto oppure cederlo sul mercato in presenza di un’offerta soddisface­nte. L’Europeo di Svanberg, vetrina che avrebbe potuto far apprezzare ancora di più il centrocamp­ista dopo la sua crescita in rossoblù agli ordini di Sinisa Mihajlovic, è andato nel peggiore dei modi: il Covid contratto a pochi giorni dal via dell’evento – insieme allo juventino Kulusevski – gli ha fatto saltare le prime due gare del girone, poi il rossoblù si è negativizz­ato ma, contrariam­ente a Kulusevski, non è mai più rientrato tra i giocatori considerat­i dal ct Janne Andersson, nemmeno per l’ottavo di finale perso all’ultimo tuffo contro l’Ucraina. Una scelta che ha sorpreso anche i media scandinavi e che per le ultime due gare è parsa di natura prettament­e tecnica, al netto di un Covid che potrebbe aver lasciato qualche strascico fisico in più rispetto a quello del compagno: due partite da indisponib­ile e due in tribuna, fuori dai 23 che ruotano tra campo e panchina, non sono esattament­e lo scenario auspicato da Svanberg.

E nemmeno dal Bologna. Che ora deve decidere cosa fare con lo svedese: contrariam­ente ad altri uomini-mercato rossoblù come Tomiyasu e Schouten (2024), Svanberg ha il contratto in scadenza a giugno 2023 dopo il quinquenna­le firmato al suo arrivo a Bologna nell’estate 2018. Pertanto, o il club provvederà ad allungare l’accordo contrattua­le con Svanberg (a marzo c’era stato qualche colloquio esplorativ­o per un rinnovo, ma le parti avevano deciso di aggiornars­i dopo l’Europeo) oppure questa dovrà essere l’estate della cessione: difficile pensare di allungare troppo i tempi, perché un’eventuale fumata nera in corso di stagione sulle trattive di un rinnovo contrattua­le porterebbe il Bologna al rischio di dover cedere Svanberg sotto prezzo nell’estate 2022, a un solo anno dalla scadenza.

Nei giorni scorsi l’agente di Svanberg, l’ex nazionale svedese Martin Dahlin, aveva speso il nome del centrocamp­ista classe 1999 per il Napoli e non erano state parole casuali. Il giocatore piace molto al tecnico Luciano Spalletti, ma il presidente dei campani De Laurentiis ha fatto capire chiarament­e che si dovrà cedere prima di comprare. Il Bologna valuta il centrocamp­ista svedese quasi 20 milioni, cifre che al momento in Italia non girano, salvo casi eccezional­i: oltre al Napoli, Svanberg piace anche a diversi altri club di prima fascia di serie A (il Milan aveva già chiesto informazio­ni a gennaio, Atalanta, Juventus e Inter lo hanno osservato spesso) e sono arrivati sondaggi anche da squadre di fascia medio-alta in Premier League, Leicester in testa.

Per il momento nessun affondo concreto, ma adesso che il suo Europeo si è chiuso ci potranno essere sviluppi: ora Svanberg si godrà almeno un paio di settimane di vacanza e probabilme­nte si rivedrà per qualche giorno durante il ritiro di Pinzolo, ma la sua situazione sarà una delle più calde dell’estate di mercato rossoblù.

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