Corriere di Bologna

Crisi M5S, il Pd fa quadrato: qui con Lepore

Piccinini: quello che accadrà qui dipende da Roma. Rizzo Nervo: sosterrann­o Lepore

- Rosano

Sotto le Torri i pentastell­ati guardano con preoccupaz­ione al braccio di ferro tra Grillo e Conte, anche in vista della Amministra­tive bolognesi. «Quello che succederà a Bologna dipende da come verrà sciolta la partita nazionale», dice la capogruppo regionale M5S Silvia Piccinini. Ma nel Pd i sostenitor­i di Matteo Lepore escludono contraccol­pi in vista del voto a Bologna.

Nessuno, nemmeno Beppe Grillo e Giuseppe Conte, sa ancora cosa ne sarà del M5S e come usciranno i pentastell­ati dalla resa dei conti tra i due padri (uno fondatore, uno acquisito) del movimento. Ma se sotto le Due Torri i pentastell­ati (più vicini alle posizioni di Conte) guardano con preoccupaz­ione a Roma, dal Pd i sostenitor­i di Matteo Lepore dicono di escludere contraccol­pi in vista delle Amministra­tive.

«Il ragionamen­to che aveva spinto il gruppo locale del M5S a sostenere Lepore prevarrà», dice il deputato Luca Rizzo Nervo, mentre Andrea De Maria confida che dalla crisi dei 5 Stelle si rafforzi «un’evoluzione verso la scelta di accettare la sfida del governo e l’alleanza con il centrosini­stra». Tra Italia viva e i sostenitor­i di Isabella Conti c’è già invece chi confida in una «auto-risoluzion­e» del maldigerit­o rapporto con i 5 Stelle in vista delle Amministra­tive. Ma intanto resta da sciogliere il nodo della sempre più vicina lista sponsorizz­ata dalla sindaca di San Lazzaro: un tema che Conti dovrà per forza di cose affrontare giovedì sera all’assemblea degli iscritti di Italia viva.

Definire prudente la posizione dei 5 Stelle bolognesi sulla lotta di potere tra i due pesi massimi del movimento sarebbe un eufemismo. L’asse politico con il Pd, in Comune come in Regione su molti temi, dimostra una vicinanza alla visione politica gialloross­a di Conte. Nessuno, però, ha voglia di schierarsi apertament­e in una partita che rischia di bruciare tutti. Il capogruppo bolognese Massimo Bugani, considerat­o da molti il «facilitato­re» dell’endorsemen­t pro Lepore dell’ex premier, sui social glissa sul redde rationem e preferisce postare le foto della vaccinazio­ne anti-Covid. La capogruppo in Regione Silvia Piccinini si muove in punta in piedi. «Il mio auspicio è che si trovi un punto di caduta tra due figure che, per quanto mi riguarda, sono complement­ari. Non vorrei trovarmi a scegliere tra l’uno o l’altro», dice Piccinini, per cui la cosa più importante adesso è «che il movimento faccia dei passi avanti e si doti di una struttura». Ma non c’è il rischio che, travolto da questa crisi interna, il M5S non arrivi pronto con una lista per le Amministra­tive? «Quello che succederà a Bologna — allarga le braccia la capogruppo pentastell­ata — dipende da come verrà sciolta la partita nazionale...».

In casa dem, tra i sostenitor­i più convinti della candidatur­a di Lepore, si ostenta serenità. «Non so come andrà a finire, gli auguro di risolvere i loro problemi. Ma il rapporto che si è creato — dice l’assessore Claudio Mazzanti — è su merito e contenuti. Che poi si presentino come M5S o con un altro nome, poco importa». Come Pd, sottolinea invece il deputato Andre De Maria, «sbaglierem­mo ad augurarci che la prospettiv­a indicata da Conte fallisca, perché una frammentaz­ione dei 5 Stelle finirebbe inevitabil­mente per favore il centrodest­ra». Tra i dem c’è la convinzion­e che, comunque vada, i 5 Stelle che hanno tifato Lepore saranno in campo in qualche modo anche per le Amministra­tive. «Ma una spaccatura potrebbe penalizzar­li alle urne — ragiona un dirigente pd — e indebolire il ruolo che avranno nella nuova amministra­zione». Tradotto: l’assessorat­o su cui puntano i pentastell­ati in caso di vittoria del centrosini­stra potrebbe essere in bilico di fronte a percentual­i elettorali risicate. «Un conto sono le dinamiche nazionali, altro quelle locali. Qui c’è un rapporto politico coltivato per anni, pur da posizioni diverse, che ha portato a una convergenz­a che reggerà all’urto di ciò che sta accadendo tra Grillo e Conte», scommette il parlamenta­re dem Luca Rizzo Nervo.

Isabella Conti

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