Rider, bocciato il contratto Deliveroo-Ugl
L’accordo firmato con Ugl è «antisindacale». La società ricorre in appello.
Il Tribunale di Bologna boccia il contratto firmato tra Ugl e Deliveroo — «è antisindacale»— e chiede il reintegro di un rider licenziato. Ma la società annuncia che ricorrerà in appello.
Non finisce la battaglia per i diritti ingaggiata dai rider. Una nuova sentenza del Tribunale di Bologna, pronunciata dal giudice Filippo Palladino, ribadisce le tutele conquistate, anche se Deliveroo, l’azienda sanzionata, ha già deciso di ricorrere in appello. A primavera, grazie alle pressioni sindacali, i ciclofattorini avevano finalmente ottenuto l’inquadramento nel contratto nazionale della logistica. Tanto che, dall’inizio di giugno la piattaforma Just Eat aveva annunciato 450 assunzioni solo a Bologna: tempo indeterminato, ferie, malattia e indennità. Ma non tutto, e non in tutte le piattaforme, è andato liscio.
Il Tribunale ha accolto il ricorso per condotta antisindacale promosso da Nidil, Filcams e Filt- Cgil (rappresentate dal collegio di avvocati Bidetti, de Marchis Gómez, Mangione, Piccinini e Vacirca)nei confronti di Deliveroo, che — si legge nella sentenza — da novembre applica ai propri rider un accordo firmato «da un’organizzazione priva di rappresentatività che impedisce di fatto ai lavoratori del settore di accedere ad adeguate condizioni retributive». Il giudice ordina dunque alla piattaforma «di astenersi dall’applicare l’accordo». La causa era partita dopo che a settembre l’Ugl aveva firmato il contratto con l’Assodelivery (Deliveroo, Glovo e Uber Eats). Il Tribunale ha inoltre ritenuto di «carattere discriminatorio e antisindacale» il recesso dei rapporti di lavoro intimati dalla società, in particolare nei confronti di un lavoratore, che fa parte di Riders Union Bologna, non disponibile ad accettare le nuove condizioni contrattuali, «ordinando a Deliveroo il suo reintegro». L’azienda è stata inoltre condannata alle spese di lite. «È un provvedimento molto importante — chiarisce l’avvocato Alberto Piccinini — non solo per la pronuncia sul contratto Ugl ma anche per il reintegro di un lavoratore che a Bologna si è battuto per i diritti dei rider».
«La decisione — spiega la segretaria confederale Cgil Tania Scacchetti — segna la fine del controverso accordo sottoscritto nel settembre del 2020 da AssoDelivery con Ugl Rider rispetto al quale la Cgil aveva sin da subito sollevato critiche. Ora l’azienda è stata costretta a mettere fine al cottimo e ad applicare le condizioni economiche del contratto di riferimento del settore che da tempo la Cgil ha indicato nel Ccnl merci e logistica, che contiene un trattamento economico e normativo di gran lunga migliorativo».
Deliveroo, però, ha già annunciato che ricorrerà in appello.«La sentenza non fornisce ragioni specifiche e di dettaglio sulla presunta mancanza di rappresentatività dell’organizzazione sindacale Ugl Rider, organizzazione che non è neanche stata ascoltata nel corso del dibattimento», spiega il general manager di Deliveroo Italy Matteo Sarzana.
Ad oggi il contratto nazionale Rider firmato tra AssoDelivery e Ugl Rider, scrive ancora il manager «è l’unico contratto collettivo esistente che regola il settore del food delivery».«La normativa ha richiesto l’adozione di un Ccnl tra le “organizzazioni sindacali e datoriali comparativamente più rappresentative a livello nazionale” e questo è proprio quello che l’industria ha fatto». La sentenza, prosegue, «resta alquanto controversa perché da un lato riconosce la natura autonoma della relazione tra Deliveroo e i rider che collaborano con la piattaforma, e dall’altra parte raggiunge una conclusione in contraddizione con la sentenza del Tribunale del Lavoro di Firenze del 10 Febbraio 2021».
” L’avvocato È un provvedimento molto importante non solo per la pronuncia sul contratto Ugl ma anche per il reintegro di un lavoratore che a Bologna si è battuto per i diritti dei rider
La condanna Stabilito il reintegro del lavoratore di Riders Union licenziato perché criticava le condizioni