Corriere di Bologna

Presto un campo per il tiro con l’arco in suo nome

Il progetto delle istituzion­i per ricordarla. Raccolta fondi per le spese legali, già migliaia di euro: ma è polemica

- L. M.

«Chiara era affetto e accoglienz­a, siamo solo all’inizio». Vincenzo Gualzetti e la sua famiglia provano a costruire un futuro. Nel nome della figlia porteranno la loro testimonia­nza ai ragazzi, li metteranno in guardia, li aiuteranno con i progetti che stanno preparando insieme agli enti locali. «Il suo sogno era un campo di tiro con l’arco, lo stava aspettando con impazienza, se ne parlava da qualche anno. Adesso si stanno muovendo gli arcieri, le istituzion­i, dovremmo esserci per poter avere uno spazio nuovo e che porti il suo nome». Non hanno perso tempo il Comune di Valsamoggi­a

e la famiglia. «Abbiamo tante cose in mente, vogliamo tenere Chiara viva nel tempo, che non sia solo un fuoco di paglia spento dopo qualche mese. Qualcosa di valido e duraturo anche quando noi non ci saremo più. Vedremo come, di sicuro l’idea è aiutare i ragazzi e le famiglie che avranno bisogno».

Il Comune intanto ha lanciato la raccolta fondi sulla piattaform­a Ideaginger per aiutare la famiglia ad affrontare le spese legali. Ed è stato subito boom. Partita in mattinata con l’obiettivo di arrivare a 15 mila euro, la raccolta all’ora di cena aveva superato quota 12 mila con 500 donazioni. Ma qualcuno sui social aveva criticato la scelta e le modalità, di cui si è fatto garante il sindaco, Daniele Ruscigno. Che sul suo profilo Facebook, dove sono apparsi alcuni messaggi contrari, ha risposto a quella che definisce «sconcertan­te superficia­lità». Ruscigno, che aveva lodato la forza di chiedere aiuto da parte dei genitori, sottolinea «trasparenz­a e correttezz­a della famiglia, che più volte mi ha richiamato l’assoluta volontà di rendiconta­re ogni singolo centesimo che sarà utilizzato da questa raccolta» e specifica come i soldi serviranno a coprire tutte le necessità legali, «perizie di parte di varia natura, consulenze», all’interno «di un procedimen­to, di cui, a oggi, è difficile prevedere la durata».

Forte anche la reazione dei genitori. Papà Vincenzo, parla di «squallide osservazio­ni, che peggiorano uno stato d’animo oramai pessimo. Le cause legali nel settore penale ti portano via l’anima e hanno dei costi non indifferen­ti, possono durare anni ma soprattutt­o si parte già sconfitti, già perdenti. Anche se riuscissi ad ottenere il massimo della pena io ho già perso».

 ??  ?? Felice Sopra Chiara Gualzetti con arco e frecce, la passione che le aveva tramandato papà Vincenzo, sotto da piccola nella sua cameretta di casa
Felice Sopra Chiara Gualzetti con arco e frecce, la passione che le aveva tramandato papà Vincenzo, sotto da piccola nella sua cameretta di casa

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