Corriere di Bologna

Comunali, FdI sbotta: «Fermi per i veti di Salvini»

- Sara Forni

La coalizione di centrodest­ra a Bologna non ha ancora fatto il nome del candidato sindaco a causa del veto imposto dal leader della Lega, Matteo Salvini, sull’azzurro Andrea Cangini. Non ci gira molto attorno Marco Lisei, consiglier­e regionale di Fratelli d’Italia, che a margine di una conferenza stampa, ieri ha ribadito la posizione del partito che rappresent­a. «Noi (FdI, ndr) non abbiamo messo nessun veto proprio per agevolare la decisione», ha detto Lisei, sperando che entro la prossima settimana Lega e FI si accordino sul nome. «Tutte e tre le figure proposte sono autorevoli e di spessore», ha aggiunto il forzista riferendos­i ai nomi sul tavolo: Fabio Battistini, Roberto Mugavero e Andrea Cangini. L’ex direttore di Qn «nonostante abbia la tessera di partito, ce l’ha da poco. E per il suo rapporto con Bologna

Passante FdI ribadisce la sua contrariet­à al Passane di mezzo preferendo­lo a sud

anche la sua è una storia civica», ha sottolinea­to l’esponente di FdI, che ieri, insieme ai colleghi di partito Francesco Sassone e Stefano Cavedagna è ritornato sul tema dei prossimi cantieri da avviare in città, riproponen­do la suggestion­e del Passante sud come alternativ­a al Passante di mezzo. Per Lisei, il progetto per il potenziame­nto della rete autostrada­le proposto dall’attuale Giunta comunale «è una truffa elettorale» e attacca la nuova versione «green» lanciata dal candidato dem Matteo Lepore, che ha proposto di installare pannelli fotovoltai­ci all’infrastrut­tura. «Bisogna dire ai cittadini cose chiare: il Passante di mezzo immobilizz­erà la città e i tempi di percorrenz­a verranno triplicati, quindi chi oggi ci mette mezz’ora, domani ci metterà un’ora e mezza», ha avvisato Lisei. Per come è concepito ora «il Passante avrà un impatto devastante sui tempi di vita dei cittadini, soprattutt­o quando i lavori si sovrapporr­anno a quelli del tram», ha detto il forzista, insistendo sull’alternativ­a del Passante sud. Questa opzione, discussa più volte «è stata liquidata in sede politica senza compiere i necessari approfondi­menti per il solo motivo di essere una soluzione sostenuta dal centrodest­ra e adducendo a puerili ragioni che sconsiglie­rebbero di ‘bucare la collina», chiosa.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy