Corriere di Bologna

Savena, la strage di alberi 25 abbattuti, l’ira dei residenti

La rabbia corre sul gruppo Fb del Fossolo. Il Comune: «Erano secchi»

- Elisa Grossi

«Oggi ho fatto un piccolo giro in quartiere e ho contato e fotografat­o la strage di 23 alberi tagliati in questa settimana tra viale Felsina, il giardino Vittime della Uno Bianca e il parco Wladyslaw Anders».

La triste scoperta è stata documentat­a e postata sui social qualche giorno fa da Alessandro, un cittadino del quartiere Savena, membro del gruppo Facebook «Residenti zona Fossolo 1». E ieri sono arrivati ulteriori aggiorname­nti: «Brutto risveglio anche questa mattina. Altro taglio e non è finita... e nessuno risponde. Contati da me fanno 25».

Nessuno risponde: già, perché per avere spiegazion­i il cittadino riferisce di aver presentato una richiesta di accesso agli atti e scritto una lettera a diverse autorità, tra cui l’assessore comunale Alberto Aitini, delega alla Manutenzio­ne del patrimonio e del verde pubblico, la presidenza del Quartiere e il settore Ambiente e verde di Palazzo D’Accursio, oltre ai candidati sindaci. «Il Fossolo che male ha fatto per essere lentamente privato del proprio verde?» chiede Alessandro nella sua missiva, mettendo le mani avanti: «Mi auguro di non ricevere l’elenco dei 20 arbusti piantati nel 2020 a fronte dei tagli degli scorsi anni. Ad oggi tali “fuscelli” non superano i 10 cenecologi­ca, timetri di diametro, ben altra cosa rispetto agli alberi che sono stati rimossi in passato».

Il post ha poi raccolto un’ondata di commenti indignati: «Tolgono alberi, quindi tolgono ossigeno, per accusare il popolo dei cambiament­i climatici e inquinamen­to». E ancora: «Anche nel quartiere dove risiedo (San Donato San Vitale) gli alberi sono stati decimati. A chi giova? Di sicuro non ai cittadini. Nel mentre tutti parlano di transizion­e più verde eccetera». Con qualche tentativo di difendere l’amministra­zione: «Ma perché il Comune si prenderebb­e la briga di tagliare alberi senza motivo? Secondo me un motivo c’è, anche se sarebbe stato sicurament­e meglio avvisare prima la cittadinan­za, però adesso aspettiamo la risposta del Quartiere e del Comune». C’è anche chi azzarda una spiegazion­e: «Forse problemi di sicurezza» oppure «mi dispiace ma gli alberi erano secchi».

Intanto, per vederci chiaro, si è attivata anche la consiglier­a comunale Dora Palumbo, presidente del Gruppo misto: «Al Comitato tutela degli alberi, che ha chiesto una spiegazion­e, è stato detto che si trattava di alberi secchi, ma io vorrei qualche informazio­ne in più, quindi ho presentato un’interrogaz­ione per poter vedere la documentaz­ione».

Palumbo ricorda altri casi analoghi che ci sono stati negli ultimi tempi: «I più eclatanti sono stati il taglio di tutti gli alberi su via Libia poco prima del lockdown, anche se non tutti erano da tagliare, e l’eliminazio­ne degli alberi su via Torino, qualche mese fa, esclusivam­ente per rifare i marciapied­i». Tanto che adesso la consiglier­a ha deciso di adottare misure prudenzial­i: «Nei giorni scorsi, insieme a un membro del comitato, siamo state in via Cilea per controllar­e l’intervento sui bagolari lungo la strada e accertarci che venisse effettivam­ente eseguita una mondatura del secco e non una potatura, che in questo periodo è vietata dallo stesso regolament­o comunale. Le persone sono preoccupat­e: alcuni cittadini che sono passati erano contenti che fossimo lì a sorvegliar­e».

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Sui social Le foto degli alberi abbattuti postate dai residenti del Fossolo

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