Presa la coppia che rapinava i tassisti

Non una romantica coppia a spasso per la città, in cerca di un taxi per muoversi. Anche se lui la dimostrazione d’amore, provando a prendersi tutta la colpa, l’ha data. Fidanzati nella vita e nel crimine secondo la Squadra mobile, che li ha arrestati contestando loro una rapina in flagranza mercoledì scorso, sicura di potergliene attribuire almeno un’altra il giorno prima. Sempre contro i tassisti: un terzo sarebbe stato preso di mira lunedì ma in quel caso solamente senza pagare la corsa. Lui 33enne lei 24enne, residenti in città e senza impiego, precedenti di polizia per reati contro il patrimonio. Fermavano le auto in centro, chiedevano giri larghi prima di arrivare a destinazione, vicino al Maggiore. Con un cutter puntato alla gola intimavano ai conducenti di consegnargli i portafogli. Erano preparati, «dotati di una certa tendenza a delinquere» e sangue freddo dicono gli investigatori. A tradirli la videocamera installata in uno dei taxi, oltre a quelle di sorveglianza nelle vie dove hanno agito, e le impronte raccolte dalla scientifica, elementi che già martedì avevano fornito tracce utili a identificarli. Mercoledì l’arresto in serata. Saliti a bordo in piazza Malpighi, nel pomeriggio si facevano portare in via Pier de’ Crescenzi. Cutter puntato contro l’autista, bottino 200 euro e un nascondiglio in uno stabile abbandonato. Visti dalla vittima che segnalava alla polizia dove andare a cercarli. Si sono separati per fuggire ma sono stati bloccati entrambi. Nell’area c’erano i vestiti, il cutter e il portafogli del tassista. Sono stati arrestati e portati in carcere con l’accusa di rapina aggravata dall’uso di arma impropria. Ma gli investigatori sono sicuri che sono responsabili di almeno altri due colpi.