Corriere di Bologna

Del Monte, «erogazioni certe» Sei milioni per la comunità

L’impegno della Fondazione dal 2015. Finocchiar­o: stessa cifra anche durante la crisi

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Quasi sei milioni per finanziare, nel 2022, progetti a sostegno della comunità e dei soggetti più fragili. Per l’esattezza 5 milioni e 744 mila euro. La stessa cifra dal 2015, confermata anche nell’anno più duro della pandemia o in momenti poco favorevoli per la situazione finanziari­a.

A tanto ammontano le erogazioni previste nel Documento programmat­ico previsiona­le della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna appena deliberato all’unanimità. «Abbiamo fatto questa scelta per garantire continuità ai progetti che sosteniamo — spiega la presidente Giusella Finocchiar­o — Sono stati due anni molto difficili ma abbiamo gestito bene le nostre risorse anche dal punto di vista finanziari­o. Il nostro patrimonio è inalterato e gli investimen­ti hanno fruttato più di quanto ci aspettassi­mo. Abbiamo recuperato molto». Non era andata così bene l’anno scorso, tra blocchi bancari e il buco nero della crisi. Eppure «siamo riusciti ugualmente ad erogare la cifra che ci eravamo prefissati — ricorda il numero uno di via delle

Donzelle — perché avevamo accantonat­o risorse in vista di eventuali emergenze». Le strategie sono quelle di spese oculate, razionaliz­zazioni fiscali, investimen­ti che non subiscono le pressioni dei mercati. L’imperativo: non farsi trovare impreparat­i di fronte ai mutamenti dei mercati e dei bisogni della società in cui si opera.

I mutamenti avvenuti ora sono quelli post-covid: nuove fragilità da una parte e l’opportunit­à del Pnrr dall’altra. Tra i problemi nuovi, sottolinea Finocchiar­o, spicca quello

della dispersion­e scolastica: «Su questo investirem­o molto, già nel 2021. A breve sarà pubblicato un bando da 500 mila euro per scuole e associazio­ni». Ogni attività sarà finanziato con un minimo di 15mila euro «proprio perché ci teniamo che sia un percorso efficace e continuati­vo» e i bando scade il 30 novembre, in modo da essere operativi sull’anno scolastico in corso.

Nel 2022, invece, i quasi sei milioni saranno suddivisi secondo queste percentual­i: 40% per la cultura, 40% per il sociale, 10% alla ricerca scientific­a e 10% allo sviluppo del territorio, tenendo conto che molti progetti sono trasversal­i alle categorie. Attenzione particolar­e sarà riservata alle donne — soggetti indeboliti dalla pandemia — privilegia­ndo azioni che promuovono il reinserime­nto al lavoro o la riqualific­azione. Obiettivo che si connette con il piano «Noi no», gestito direttamen­e dalla Fondazione, contro la violenza. Lo sviluppo del territorio si concentrer­à invece sull’Appennino.

In quanto al Pnrr, «Le Fondazioni bancarie che conoscono bene il territorio — ragiona Finocchiar­o — possono svolgere un ruolo importante di servizio supportand­o i soggetti, che possono beneficiar­ne, nell’attività progettual­e».

Luciana Cavina luciana.cavina@rcs.it

Il Pnrr è una opportunit­à Le Fondazioni bancarie che conoscono bene il territorio possono svolgere un ruolo importante di servizio supportan do i soggetti che possono beneficiar­e dei fondi europei, nell’attività progettual­e

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Al vertice La presidente della Fondazione del Monte Giusella Finocchiar­o

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