Corriere di Bologna

C’era solo il Napoli

Il Bologna senza Arnautovic non punge, Barrow troppo solo. La capolista domina con Ruiz e Insigne Ancora veleni arbitrali ma rossoblù insufficie­nti

- Fernando Pellerano © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Bologna sconfitto anche dal Napoli: dopo il Milan arriva il 3-0 al Maradona. Regalo amaro per nonno Sinisa: le tre pappine, decisament­e amare, non sono quelle giuste per il nipotino. Dalle gioie mattutine alle arrabbiatu­re serali. Sì perché la partita il Bologna quasi non l’ha giocata: sono bastati un paio di episodi nel primo tempo a indirizzar­e la sfida dalla parte sbagliata e poi un altro nella ripresa. Svanberg e Fabian Ruiz, l’arbitro Serra e il Var Mariani, Medel e Insigne, Osimhen e Mbaye i protagonis­ti al Maradona. L’errore dello svedese spalanca la porta a Ruiz, poi è il Var a ribaltare un fallo pro Bologna fischiato da Serra: Medel salta con Osimhen col braccio sopra la testa colpendo la palla. Il fallo fischiato è quello non lo scontro col centravant­i. Sul 2-0 il Bologna ha perso fiducia. Nella ripresa è poi arrivato un altro fischio discutibil­e di Serra che stavolta il Var non corregge: tocco non lieve ma lievissimo di

Mbaye su Osimhen, rigore.

Napoli superiore, si sa, ma la sequenza di schiaffoni ricevuti dal Var è impression­ante. Guai trovare giustifica­zioni (oggi meno che in passato), ma la sensazione è brutta. La diga s’è aperta con Svanberg e Medel (che salta come un pallavolis­ta: mai le braccia sopra le spalle), poche storie. Partenopei in vetta, Bologna a metà classifica (con 22 reti subite…), si attende il ritorno di Arnautovic e avversari meno potenti.

Senza gli squalifica­ti Soriano e Soumaoro, a cui si aggiunge l’affaticato Arnautovic, Mihailovic inserisce Mbaye alto sulla destra abbassando De Silvestri sulla linea difensiva, mentre affida l’attacco a Barrow supportato da Orsolini con Vignato più in copertura che nella trequarti. Al 3-4-2-1 del Bologna il Napoli, affidato al secondo Domenichin­i, risponde col classico 4-3-3 e Lozano con Insigne e Osimhen.Pronti via, neri contro gialli maltrattan­do la tradizione (quella cosa che fa felici i tifosi): del resto i colori della maglia sono superflui, no? Napoli subito in controllo, Bologna che aspetta basso facendo densità in mezzo e raddoppian­do le corsie esterne, ma quando esce manovra bene ed è più brillante dei partenopei che rimediano un paio di tiri innocui. Proprio come con il Milan, al 18’ arriva invece il gol degli avversari: scarico sbagliato di Svanberg, palla a Ruiz che dai 16 metri infila Skorupski. Bologna sfiduciato, Napoli sul velluto. Match compromess­o al 38’ con l’intervento del Var che porta al 2-0 con Insigne che segna dal dischetto. Ai rossoblù e a Sinisa rimane solo la rabbia. Chance nulla per Vignato e Orsolini, troppo in salita la sfida. Skorupski salva in uscita su Elmas a inizio ripresa, Bologna senza forze mentali per la rimonta. Poi ci pensa Serra a rovinare definitiva­mente tutto con un secondo rigore (il 48esimo assegnato in serie A in 10 giornate) firmato da Insigne: doppietta per lui alla 400° in azzurro.

Ci sono 30’ da giocare, ma sotto di tre, cala il sipario nella testa dei rossoblù. Entreranno Sansone, Skov Olsen, Bink, Dijks e Van Hooijdonk s senza scalfire. Si arriva alla fine a ritmi bassi, con Anguissa che colpisce la traversa da 30 metri e i portieri inoperosi. Zero punti con le due prime della classe, Bologna che si giocherà i carichi con Cagliari e Samp: il suo campionato. Anche se il Var c’è anche lì.

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