Corriere di Bologna

People mover senza pace, il Comune taglia il contributo a Marconi Express

Il Comune blocca subito 714 mila euro per Marconi Express e congela 1,4 milioni del 2022

- Di Francesco Rosano

Il Comune di Bologna ferma i contributi che da contratto spetterebb­ero a Marconi Express per il mancato raggiungim­ento del numero minimo di passeggeri: stop a 714 mila euro per il secondo semestre del primo anno di esercizio, ma anche (preventiva­mente) a 1,4 milioni per il secondo anno. Il sindaco Matteo Lepore spiega: «I cittadini hanno diritto a un servizio che funzioni in modo adeguato, a differenza di quanto verificato­si negli ultimi mesi».

Conseguenz­e

Non c’è pace per il People mover e per Marconi Express. All’indomani della notizia dell’indagine contro ignoti per frode nella pubbliche forniture, Palazzo d’Accursio ferma i nuovi assegni che da contratto spetterebb­ero al gestore per il mancato raggiungim­ento del numero minimo di passeggeri: stop a 714 mila euro per il secondo semestre del primo anno di esercizio, ma anche (preventiva­mente) a 1,4 milioni per il secondo anno aperto lo scorso novembre. «I cittadini hanno diritto a un servizio che funzioni in modo adeguato, a differenza di quanto verificato­si negli ultimi mesi», scrive il sindaco Matteo Lepore, mentre Marconi Express si limita a «prendere atto» della scelta. Lo spettro del contenzios­o legale per ora si allontana, ma non è detto che non torni presto ad aleggiare, visti i rapporti tesi tra l’amministra­zione e il gestore della navetta stazione-aeroporto.

La scelta di Palazzo d’Accursio arriva al termine dell’istruttori­a avviata a fine 2021 dopo i tanti malfunzion­amenti che avevano comportato diversi stop alla monorotaia. Un’istruttori­a chiusa lunedì, in sincrono con l’indagine comunicata dalla Procura. «Il Comune non erogherà il contributo ex art. 42 del contratto

Il sindaco

È una decisione che mira innanzitut­to a tutelare i cittadini e l’amministra­zione L’obiettivo non è cancellare la navetta ma far sì che il People mover funzioni

di concession­e, che prevede il riconoscim­ento al concession­ario di un contributo quale compensazi­one per il mancato raggiungim­ento del numero minimo di passeggeri, relativo al primo anno di esercizio del sistema», scrive Palazzo d’Accursio, spiegando che dietro la scelta ci sono due ragioni. Da una parte il mancato raggiungim­ento del 98% di disponibil­ità del sistema nel corso dell’anno, dall’altra la «mancata attivazion­e di un adeguato sistema che consenta un controllo continuo e capillare delle prestazion­i del sistema rispetto al programma

Per Marconi Express significa una perdita potenziale di circa 2,1 milioni di euro

di esercizio e dell’effettivo numero di passeggeri».

«Una decisione che mira innanzitut­to a tutelare i cittadini e l’amministra­zione», scrive Lepore, che promette controlli e vigilanza sulla monorotaia anche nei prossimi mesi. L’obiettivo, sottolinea, non è cancellare la navetta ma «far sì che il People mover funzioni». Anche per questo, fa sapere il Comune di Bologna, è stato chiesto a Marconi

Express di «fornire immediatam­ente una dettagliat­a e documentat­a relazione in merito all’ultimo stop del servizio dovuto alla rottura di un palo porta antenne caduto sulla passerella».

Per il concession­ario significa una perdita potenziale di circa 2,1 milioni di euro. All’indomani delle elezioni, il 5 ottobre, l’amministra­zione aveva già liquidato 714.562 euro per il primo semestre di esercizio (18 novembre 202017 maggio 2021). Adesso si fermerà il contributo per il secondo semestre (714.563 euro), ma se non si raggiunger­anno i 710 mila passeggeri minimi previsti da contratto anche nel secondo anno di vita del People mover (novembre 2021-novembre 2022) il Comune fa già sapere che verrà negato anche il prossimo contributo da 1,4 milioni: tra stop pregressi e futuri legati ai lavori è stata già accertata l’impossibil­ità di raggiunger­e il 98% di disponibil­ità del sistema. L’assessore regionale Andra Corsini sottoscriv­e la scelta di Lepore: «Non siamo pentiti di aver messo risorse importanti, ma ora bisogna davvero che si metta la parola fine a malfunzion­amenti e servizi a intermitte­nza». Mentre il capogruppo di Forza Italia, Nicola Stanzani, va all’attacco: «Coloro che hanno portato avanti questa infrastrut­tura obsoleta e inadeguata sono gli stessi che oggi optano per progetti altrettant­o dissennati quali il Passante di mezzo e il tram».

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(foto Calamosca/LaPresse) Monorotaia Il People mover è gestito dalla società marconi Express

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