Insulti no vax per Bonaccini e Lepore
Solidarietà trasversale a Stefano Bonaccini e Matteo Lepore, presidente dell’EmiliaRomagna e sindaco di Bologna, dopo le scritte no vax («Bonaccini nazista» e «Lepore nazista») apparse ieri su un muro del palazzo della Regione., in viale Aldo Moro. Lo stesso Bonaccini, in un nuovo tweet, commenta online: «L’ennesimo gesto vigliacco e intimidatorio, già segnalato alle autorità competenti, che non sortirà alcun effetto sul nostro impegno quotidiano. Continueremo infatti a lavorare insieme per uscire dalla pandemia. Una cosa: si vergogni chi, a due giorni dalla Giornata della Memoria, ha il coraggio di paragonare i crimini nazisti — si arrabbia il presidente della Regione — con le misure adottate per contrastare il virus». Solidarietà bipartisan, abbiamo detto, a partire dai colleghi governatori Massimiliano Fedriga, presidente dalla Stato-Regioni, e dal veneto Luca Zaia, entrambi leghisti. Anche Forza Italia, per bocca della senatrice bolognese Anna Maria Bernini, ha voluto stigmatizzare l’episodio. Interviene anche Andrea De Maria, deputato Pd: «Le minacce e gli insulti a Bonaccini e Lepore rappresentano un fatto grave da non sottovalutare».