Caso Jolanda, archiviata l’indagine a carico di Bonaccini
Si chiude con l’archiviazione l’inchiesta della Procura di Ferrara per abuso d’ufficio e tentata concussione a carico del governatore Stefano Bonaccini. Il gip ha stabilito che, durante la campagna elettorale per le Regionali del 2020, non fece alcuna pressione affinché la vicesindaca di Jolanda di Savoia Elena Trombin, che avrebbe dovuto sostenerlo, ritirasse la propria candidatura con il centrodestra, e nemmeno ordinò per ritorsione la revoca di tre dipendenti di altri Comuni assegnati all’amministrazione di Jolanda. Il caso scaturì dalla denuncia del primo cittadino del comune ferrarese Paolo Pezzolato, infastidito per il dietrofront degli altri sindaci alla disponibilità a distaccare presso il suo ente alcuni impiegati comunali. Il sindaco
aveva consegnato al pm le registrazioni di telefonate con il governatore e con gli altri amministratori.Ma per il giudice Bonaccini non risulta «aver impiegato forme di pressione tali da non lasciare margini alla libertà di determinazione del soggetto passivo (che, è bene ricordare, alla fine risulta essersi regolarmente presentata alle elezioni con la lista da lei prescelta)», cioè a sostegno di Lucia Borgonzoni. Non solo, il giudice osserva anche che gli atti amministrativi con cui l’assegnazione dei dipendenti al Comune di Pezzolato fu ritirata, risultano tutti legittimi e non sono emersi contatti telefonici tra il presidente e Andrea Zamboni, presidente dell’Unione Terre e Fiumi che firmò la delibera. «È un grande sollievo — commenta Bo«il
naccini —. Sono sempre stato tranquillo per il mio operato e fiducioso in quello della magistratura, ma oggi viene meno un peso».Il suo avvocato Vittorio Manes osserva: «Non c’è stata alcuna prova di ingerenza, aldilà dei toni concitati da campagna elettorale, il contestato abuso d’ufficio è risultato privo di fondatezza». Il legale di Pezzolato Gabriele Bordoni sottolinea che
giudice ha riconosciuto che i modi utilizzati dal governatore non si addicevano alla sua funzione e che le revoche del personale avevano avuto tempi sospetti». Ma il gip scrive anche che quella di Bonaccini al telefono con il sindaco di Jolanda fu «una scomposta reazione, sicuramente evitabile da parte di chi ricopre cariche pubbliche, per quanto umana a fronte di quello che è stato ritenuto un vero e proprio voltafaccia, ma che non lascia trasparire» pressioni «nemmeno in controluce». Archiviata anche la querela di Zamboni nei confronti di Pezzolato, accusato di aver riferito alla stampa contenuti distorti di una telefonata tra i due.