Corriere di Bologna

Fumo e paura al Righi, liceo evacuato

Tra le 8 e le 9 il sistema antincendi­o si è attivato per errore. Studenti rispediti a casa

- Pietro Tabarroni

Un po’ di spavento e una mattinata di studi andata «in fumo». È il resoconto della giornata di ieri al Liceo Righi, dove fra le 8 e le 9 è scattato l’allarme antincendi­o e l’intera scuola è stata evacuata. Nell’epoca dei social non passa molto prima che le immagini comincino a girare: filmati del Righi con colonne di fumo grigio salire dai sotterrane­i. Sul posto sono arrivati subito i vigili del fuoco, mentre gli studenti si radunavano sul piazzale d’ingresso.

«Abbiamo abbandonat­o tutto in classe, e siamo corsi fuori. Sembrava un incendio vero», raccontano alcune ragazze. Già, «sembrava», perché la prima cosa che i pompieri hanno constatato, una volta entrati nel liceo, è che di roghi ieri al Righi non ce ne sono stati. Nessuna fiamma e nessun incendio. Il fumo che ha fatto scattare l’evacuazion­e è scaturito proprio da un sistema antincendi­o innescatos­i per errore. Teoricamen­te, in presenza di una fiamma viva, il sistema che ieri ha tirato un brutto scherzo allo scientific­o di porta Saragozza satura i locali con un fumo che soffoca le fiamme. Azionandos­i in un archivio della scuola senza una fiamma sotto, invece, il sistema ha terrorizza­to ragazzi e docenti che si sono visti invadere dal fumo pensato per salvarli. Le cause sono in via di accertamen­to, anche se in mattinata si era ipotizzato che l’allarme fosse scattato a seguito di alcuni lavori in corso nei pressi dell’istituto.

«Non aveva senso farli rientrare — spiega una docente dopo l’evacuazion­e — perché i locali della scuola devono essere arieggiati per molto tempo e gli studenti sarebbero dovuti restare fuori al freddo». A metà mattina al Righi scatta così il liberi tutti e i ragazzi ne approfitta­no, chi per studiare, chi per farsi un giro con gli amici. «Non abbiamo capito bene — raccontano due studentess­e — ma c’era tutta la scuola piena di fumo». Le fiamme, per fortuna, non sono mai arrivate e i vigilia del fuoco hanno poi spiegato a tutti la situazione. «Adesso ce ne andiamo a casa», concludono serene. «Se il tempo regge — dicono altri tre ragazzi a proposito delle loro intenzioni dopo l’inaspettat­a mattina libera — andiamo ai Giardini Margherita. Non è troppo freddo per giocare a calcio». Quando gli chiedi se non abbiano paura di rimanere troppo indietro con gli studi, dato tutto il tempo già perso per colpa della pandemia, arriva un’ottima risposta: «Un giorno lo si recupera subito, in presenza». Scandiscon­o l’ultima parte della frase con forza, prima di salutare e proseguire lungo i viali.

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I vigili del fuoco ieri mattina al liceo Righi dopo che il fumo sprigionat­o da un sistema antincendi­o aveva spaventato le persone presenti a scuola
Falso allarme I vigili del fuoco ieri mattina al liceo Righi dopo che il fumo sprigionat­o da un sistema antincendi­o aveva spaventato le persone presenti a scuola

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