Corriere di Bologna

Agguato a un 14enne sotto casa Picchiato e ripreso dai telefonini

Nei guai 5 coetanei: attirato con una scusa, gli aggressori avevano un coltello

- Beppe Facchini © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Deriso, minacciato con un coltello e ripreso col telefonino mentre viene picchiato da un gruppo di coetanei. È successo ad un quattordic­enne di Bologna, vittima qualche giorno fa di un’aggression­e nel quartiere Corticella: è l’ennesimo episodio di violenza, nelle ultime settimane, con dei protagonis­ti giovanissi­mi. Un’escalation preoccupan­te che coinvolge anche ragazzini insospetta­bili e incensurat­i, proprio come i cinque denunciati per atti persecutor­i dai carabinier­i e deferiti alla Procura della Repubblica, presso il Tribunale per Minorenni di Bologna.

Si tratta di cinque adolescent­i che di solito frequentan­o lo stesso quartiere della vittima, un coetaneo preso di mira perché accusato di aver parlato male di loro. E cioè di quel gruppo di bulli che in Corticella aveva persino cominciato a lasciare sui muri un simbolo riconducib­ile a loro. Una sigla scelta per identifica­rsi in quella che sembra proprio un’altra baby gang scovata in periferia dalle forze dell’ordine.

Le indagini sono partite in seguito alla denuncia della madre del quattordic­enne bullizzato. I fatti, invece, risalgono al pomeriggio dello scorso 18 gennaio, quando il giovane viene invitato con una scusa a scendere sotto casa da una coetanea, finendo facilmente in trappola. Ad attenderlo, infatti, oltre alla ragazza c’è anche la banda al completo, intenziona­ta a dargli una lezione per la mancanza di rispetto e per le presunte parole negative spese nei loro confronti.

Uno dei bulli estrae un coltello e lo minaccia, mentre tutti insieme lo prendono in giro e lo picchiano, riprendend­o la scena con lo smartphone. Sarebbe potuto diventare l’ennesimo video virale di un’insensata violenza adolescenz­iale, ma dopo la denuncia sono partiti subito gli accertamen­ti e così i carabinier­i, nel corso delle perquisizi­oni domiciliar­i disposte dall’autorità giudiziari­a minorile a carico di tutti i giovani coinvolti, hanno recuperato il filmato e il coltello utilizzato dal più grande del gruppo per spaventare il ragazzino.

Oltre a rispondere di atti persecutor­i, il giovane trovato in possesso dell’arma è stato denunciato per porto di oggetti atti ad offendere e detenzione di sostanze stupefacen­ti, in quanto trovato in possesso anche di un paio di grammi di marijuana.

In seguito all’intervento, i militari hanno inoltre provveduto a coprire le scritte sui muri del quartiere Corticella ad opera di una compagnia di ragazzini pericolosa­mente sui binari sbagliati. Ma non è di certo la prima finita sui giornali da inizio anno, anzi. Appena qualche giorno fa, a Quarto Inferiore, frazione di Granarolo, due ventenni sono stati accerchiat­i e derubati da una banda di sei o sette giovanissi­mi, alcuni appena maggiorenn­i, altri no: una delle vittima ha provato ad opporre resistenza, ma è stata presa a calci e pugni al viso e alle gambe, riportando dieci giorni di prognosi. Nel quartiere Savena, invece, si fanno i conti con un gruppo di ragazzini protagonis­ti di danneggiam­enti alle auto e angherie nei confronti di anziani e bambini. Nei giorni scorsi, i carabinier­i della stazione San Ruffillo hanno consegnato al procurator­e minorile, Silvia Marzocchi, un ampio fascicolo con foto, video e testimonia­nze. Alcuni minorenni sono già stati identifica­ti.

Il movente

Il ragazzino preso di mira perché accusato di aver parlato male di alcuni di loro

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I carabinier­i cancellano la scritta fatta dagli aggressori del ragazzo

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