«Parliamo dei giovani anche come risorse»
Dobbiamo smettere di parlare di situazione giovanile come problema e iniziare a parlarne in termini di risorse». Mattia Santori, leader del movimento delle Sardine e consigliere comunale con delega alle politiche giovanili, riflette sui recenti casi di cronaca che hanno come protagonisti minorenni: «Non possiamo dare visibilità solo a qualche bulletto».
Eppure vandalismi e aggressioni ci sono stati, si può pensare che sia un effetto del lockdown?
«Ci può essere un momento di smarrimento in più anche forse da parte dei genitori, però invito a riflettere su un dato: da una riunione con le psicologhe dell’Ufficio giovani del Comune è emerso che le cose che i giovani raccontano non sono diverse da quelle di prima della pandemia. C’è lo stesso disagio, che è quasi sempre relazionale, si manifesta quasi sempre in attacchi di panico, mancato controllo di situazioni familiari, studio, ma è uguale a prima. Siamo in una situazione ordinaria che come tale va gestita con strumenti culturali, proposte, tirocini, formazione alternativa nelle scuole».
Il prefetto Visconti ha lanciato l’idea degli Stati generali del disagio
giovanile, cosa ne pensa?
«È un po’ triste che si parli di iniziative legate al disagio giovanile: solo da quando io sono delegato alle politiche giovanili ho partecipato almeno a 4 eventi, uno molto grande, Youz, lanciato da Elly Schlein. Sarebbe bene dare risalto ai momenti di confronto che già ci sono, invece che mettere delle toppe. Sono però contento che anche dal punto di vista di chi si occupa di sicurezza sia cambiato il paradigma, viene rilanciata non solo la sicurezza tout curt ma un’indagine delle cause».
L’assessore Daniele Ara ha propoto una task force sulle baby gang
«Ben venga dove ci sono delle devianze particolari che ci sia già un investimento permanente del Comune sui giovani che è la nostra vera task force. Alcuni esempi: abbiamo lanciato delle lezioni tematiche, in convenzione con le Guide d’arte di Bologna, su richiesta delle scuole. Il 7 febbraio, invece, nella giornata del bullismo inaugureremo al Mambo un’installazione gratuita, sarà una performance interattiva che spiega il bullismo raccontato da chi l’ha vissuto, sia da vittima che da autore».