Chimica verde, Endura cresce e acquisisce il 100% di Activa
La società bolognese accorcia la filiera degli insetticidi e apre al mercato dei topicidi
La chimica «verde» è un settore in espansione e anche la bolognese Endura, «piccola» multinazionale con un piano di innovazione prodotto molto avanzato si espande. L’azienda con sede a Bologna e stabilimento di ricerca e sviluppo a Ravenna completa infatti l’acquisizione di Activa, di cui deteneva già il 49%. L’obiettivo, coerente con il piano strategico, dell’azienda, è ampliare la gamma dei prodotti e accorciare la filiera. Così — si legge in una nota della società — «si ridisegna la chimica made in Italy».
Endura è una realtà d’eccellenza che da cinquant’anni sviluppa, produce e vende principi attivi e sinergizzanti per insetticidi domestici e per la salute pubblica e l’operazione rientra nel piano strategico della società. Ha stabilimenti produttivi tra Italia e India che occupano 130 dipendenti con un’età media di 40 anni. Nell’ultimo anno ha registrato un fatturato consolidato di 60 milioni di euro per un mercato globale che abbraccia 65 Paesi, con una crescita costante del +7% e un raddoppio dal 2018 del +15%.
L’obiettivo dell’acquisizione
al 100% di Activa è quello di presidiare tutta la filiera distributiva e approfondire la ricerca legata ai principi di sostenibilità ambientale. Si tratta i sostanza di allargare il portfolio prodotti e di completare la gamma. In questo modo Endura acquisisce il primato nella distribuzione in Italia e in Europa dei formulati, accedendo al mercato dei rodenticidi, ossia dei pesticidi usati per il controllo dei roditori e nel quale attualmente opera Activa. «Abbiamo intrapreso questa operazione con determinazione e coraggio — le parole di Marianna Vollaro, Ceo e azionista di Endura
— e siamo orgogliosi oggi di estendere il nostro perimetro di azione provando a disegnare insieme ai nostri clienti il miglior futuro possibile. Da quando siamo nati presidiamo il settore dei principi attivi e sinergici per insetticidi e abbiamo le registrazioni per gli attivi, ma non per le formulazioni. In tempi rapidi e con grande determinazione abbiamo concluso questa operazione che ci consente di integrarci meglio con il mercato per accorciare la filiera e presidiare un altro elemento della catena del valore».
Come fa sapere l’azienda, attualmente Endura destina il 10% del fatturato in investimenti di crescita per linee interne legate al proprio core business e per attività di ricerca e sviluppo. Competenze verticali, impianti innovativi, tecnologie evolute, ricerca e soluzioni scalabili: nel suo centro di eccellenza lavorano 22 professionisti tra tecnici e data scientist. Per quanto riguarda gli obiettivi green, oltre vent’anni fa Endura ha realizzato un processo nuovo per diverse sostanze chimiche abbandonando l’uso dell’olio di sassafrasso, la cui produzione implica il taglio di alberi di alto fusto. Ha brevettato inoltre nuovi prodotti sintetici a basso impatto. Anche durante l’emergenza sanitaria Endura ha sviluppato un nuovo processo di micro-incapsulazione della molecola plastic-free attraverso dei liposomi naturali e con un rilascio graduale nel tempo. «Questa è la nostra ricerca sui principi attivi naturali — ribadisce Vollaro — La chimica è fondamentale e per noi oggi la ricerca si esplicita in nuove molecole più performanti e con un minore impatto ambientale: di fatto tutto questo significa poter utilizzare meno principi attivi ed essere più sostenibili».
Luciana Cavina
La chimica è fondamenta le e per noi oggi la ricerca si esplicita in nuove molecole più performanti e con un minore impatto ambientale: di fatto tutto questo significa poter utilizzare meno principi attivi ed essere più sostenibili