Odissea People mover, Finzi: «Da giugno la flotta al completo»
Dopo otto mesi di tormenti per lo stop obbligato di una navetta — quella di riserva che si utilizza in caso di problemi o picchi di utenza — il People mover potrebbe tornare a pieno regime con l’estate. «Confido che entro giugno la flotta possa tornare a tre veicoli», annuncia la presidente di Marconi Express Rita Finzi, ospite ieri in commissione comunale per fare il punto sugli ultimi mesi di disservizi e le prospettive di rilancio della monorotaia stazione-aeroporto.
Lo stop di una navetta a causa della rottura di un cuscinetto ha causato disservizi «che si sono espressi in lunghe code», ricorda Finzi, che garantisce come si sia fatto tutto il possibile per ripristinare il mezzo. «Ma l’ente di controllo che deve approvare tutti i passaggi e le modifiche ha ritenuto di dover ampliare il campo delle verifiche non al solo componente rotto, ma anche a quelli limitrofi», spiega la presidente di Marconi Express, arrivando così a tempistiche «inimmaginabili da parte nostra». I tecnici del Comitato di alta sorveglianza voluto dal Comune invece «saranno un grande aiuto», assicura Finzi, che smentisce l’ombra del commissariamento sul gestore della monorotaia.
Dopo i disservizi degli ultimi mesi sono in arrivo novità che dovrebbero migliorare la situazione. Ci sarà «un joystick che dal centro di controllo consente di recuperare da remoto un veicolo in avaria», senza dover mandare un operatore. E si sta studiando «la possibilità di ampliare l’orario del servizio con un trasporto su gomma: la mattina prima delle 5.40 per i primissimi aerei, così come nella fascia tra la mezzanotte e l’1.30». Un ampliamento che si sta valutando insieme a Tper: «Penso che a breve — annuncia Finzi — potremo fare una proposta all’amministrazione».
Per ridurre il rumore delle navette e ottenere una maggiore efficienza nei mesi freddi è invece in cantiere un secondo profilo di velocità, che farebbe viaggiare le navetta attorno ai 40 km/h. Tre i ricettori dov’è stato rilevato un superamento dei limiti di rumore: in due casi sono state eseguite le mitigazioni, nel terzo (via Agucchi) si sta definendo l’attuazione del progetto. Per l’inverno resta prevista la sospensione in caso di neve o gelo, ma «si sta valutando di sperimentare il sistema usato dalle ferrovie per scongelare le linee di contatto».