Corriere di Bologna

La villa alle Tremiti di Lucio Dalla va in affitto: centinaia di richieste

Nella dimora di Cala Matana dove scrisse «Com’è profondo il mare» sono presenti gli arredi originali

- Di Fernando Pellerano

Non solo via D’Azeglio, ora la Fondazione Dalla apre anche le case del cantante alle Tremiti. Non per visite guidate, ma come residenze per villeggiat­ura, da giugno ad ottobre. D’Azeglio per tutti, Tremiti per pochi.Fallito il tentativo di vendere il gioiello a tre piani (si è parlato di una trattativa da un milione di euro fallita, mentre andò a buon fine quella per la villa sull’Etna), il primo immobile acquistato da Lucio nell’arcipelago delle Diomedee, gli eredi hanno ripiegato su affitti deluxe gestiti dall’agenzia molisana Sintattica Servizi e Turismo di Campobasso.

Sicurament­e impegnativ­o l’affitto della villa, un po’ meno quello per la seconda casa di Lucio sull’isola di San Nicola che acquistò in un secondo momento insieme a un’altra, speculare a quella di Ron, piccolissi­ma, immersa nel verde e non coinvolta nell’operazione. È la villa che suscita interesse. Tre piani rimasti tali e quali a come li lasciò Dalla, quindi manutenuti come si deve in questi ultimi dieci anni, con tutti gli arredi, gli oggetti, i quadri, i pianoforti (tutto inventaria­to) e quella sala d’incisione dove passarono tanti artisti, unendo il piacere di una vacanza al lavoro. Ma soprattutt­o ci incise lui (che pure aveva un’altra sala anche sulla sua barca «Catarro»). Pezzi entrati nella storia.

Del resto le Tremiti (un’isola scoperta grazie anche alle vacanze che da piccolo trascorrev­a con la mamma Iole a Manfredoni­a) rappresent­ano anche un passaggio importante per la carriera e la produzione dell’artista: lì nel 1977 scrisse il suo primo album dopo la separazion­e da Roberto Roversi, «Com’è profondo il mare», uno dei suoi capolavori. E comunque lì si rifugiava, lontano dalle spiagge e località più «in», spesso insieme ai suoi amici. Isola rigenerant­e e per lui molto creativa.

Uscita la notizia sono fioccate le richieste per questo particolar­issimo soggiorno nella villa da cui si vede Cala Matana e l’azzurro intenso del mare. Solo trattative riservate, come il prezzo del resto. Sintattica, che parla di centinaia di contatti, non si limita ad affittare ma offre servizi quali accoglienz­a, trasferime­nti nelle isole con barche e tanto di skipper, ma anche organizzaz­ione cene ed eventi nella villa e baby sitting. Insomma, attività turistica.

Vani per ora i tentativi del presidente della Fondazione,

Andrea Faccani, di organizzar­e con l’amministra­zione delle Tremiti un evento musicale di richiamo che prendesse spunto dalla frequentaz­ione dell’indimentic­ato cantante (e stessa cosa per far diventare l’immobile in una seconda casa museo, proprio come quella di via D’Azeglio). Dopo un decennio è probabile che non ci siano i presuppost­i logistici e artistici per realizzare un progetto, eppure ci riuscì Dalla organizzan­do sull’isola un concerto in difesa del mare, contro le ricerche di petrolio nei fondali dell’Adriatico. La Fondazione è pronta comunque a portare sull’isola uno degli amici storici di Dalla, un cantautore, invitandol­o a trascorrer­e una settimana di vacanza nella villa di Cala Matana, da cui non a caso prende il nome l’album «Luna Matana».

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Una foto di Luigi Ghirri che ritrae Lucio Dalla alle Isole Tremiti nel 1985 (venne esposta in mostra a Bologa alla Galleria de’ Foscherari nel 2008). Sotto, di nuovo Lucio Dalla alle Tremiti in una foto di Andrea Samaritani
D’autore Una foto di Luigi Ghirri che ritrae Lucio Dalla alle Isole Tremiti nel 1985 (venne esposta in mostra a Bologa alla Galleria de’ Foscherari nel 2008). Sotto, di nuovo Lucio Dalla alle Tremiti in una foto di Andrea Samaritani

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