La villa alle Tremiti di Lucio Dalla va in affitto: centinaia di richieste
Nella dimora di Cala Matana dove scrisse «Com’è profondo il mare» sono presenti gli arredi originali
Non solo via D’Azeglio, ora la Fondazione Dalla apre anche le case del cantante alle Tremiti. Non per visite guidate, ma come residenze per villeggiatura, da giugno ad ottobre. D’Azeglio per tutti, Tremiti per pochi.Fallito il tentativo di vendere il gioiello a tre piani (si è parlato di una trattativa da un milione di euro fallita, mentre andò a buon fine quella per la villa sull’Etna), il primo immobile acquistato da Lucio nell’arcipelago delle Diomedee, gli eredi hanno ripiegato su affitti deluxe gestiti dall’agenzia molisana Sintattica Servizi e Turismo di Campobasso.
Sicuramente impegnativo l’affitto della villa, un po’ meno quello per la seconda casa di Lucio sull’isola di San Nicola che acquistò in un secondo momento insieme a un’altra, speculare a quella di Ron, piccolissima, immersa nel verde e non coinvolta nell’operazione. È la villa che suscita interesse. Tre piani rimasti tali e quali a come li lasciò Dalla, quindi manutenuti come si deve in questi ultimi dieci anni, con tutti gli arredi, gli oggetti, i quadri, i pianoforti (tutto inventariato) e quella sala d’incisione dove passarono tanti artisti, unendo il piacere di una vacanza al lavoro. Ma soprattutto ci incise lui (che pure aveva un’altra sala anche sulla sua barca «Catarro»). Pezzi entrati nella storia.
Del resto le Tremiti (un’isola scoperta grazie anche alle vacanze che da piccolo trascorreva con la mamma Iole a Manfredonia) rappresentano anche un passaggio importante per la carriera e la produzione dell’artista: lì nel 1977 scrisse il suo primo album dopo la separazione da Roberto Roversi, «Com’è profondo il mare», uno dei suoi capolavori. E comunque lì si rifugiava, lontano dalle spiagge e località più «in», spesso insieme ai suoi amici. Isola rigenerante e per lui molto creativa.
Uscita la notizia sono fioccate le richieste per questo particolarissimo soggiorno nella villa da cui si vede Cala Matana e l’azzurro intenso del mare. Solo trattative riservate, come il prezzo del resto. Sintattica, che parla di centinaia di contatti, non si limita ad affittare ma offre servizi quali accoglienza, trasferimenti nelle isole con barche e tanto di skipper, ma anche organizzazione cene ed eventi nella villa e baby sitting. Insomma, attività turistica.
Vani per ora i tentativi del presidente della Fondazione,
Andrea Faccani, di organizzare con l’amministrazione delle Tremiti un evento musicale di richiamo che prendesse spunto dalla frequentazione dell’indimenticato cantante (e stessa cosa per far diventare l’immobile in una seconda casa museo, proprio come quella di via D’Azeglio). Dopo un decennio è probabile che non ci siano i presupposti logistici e artistici per realizzare un progetto, eppure ci riuscì Dalla organizzando sull’isola un concerto in difesa del mare, contro le ricerche di petrolio nei fondali dell’Adriatico. La Fondazione è pronta comunque a portare sull’isola uno degli amici storici di Dalla, un cantautore, invitandolo a trascorrere una settimana di vacanza nella villa di Cala Matana, da cui non a caso prende il nome l’album «Luna Matana».