Corriere di Bologna

A caccia di giovani imprendito­ri tra innovazion­e e sostenibil­ità

Il 20 maggio a Palazzo Re Enzo l’ottava edizione di Startup Day

- Micaela Romagnoli © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Fermento innovativo, slancio creativo, nuove idee imprendito­riali, nel rispetto degli obiettivi di sviluppo sostenibil­e contenuti nell’agenda 2030 dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Sono i contenuti dello Startup Day 2022 dell’Università di Bologna, che torna in presenza il 20 maggio a Palazzo Re Enzo. Un’intera giornata dedicata all’imprendito­rialità che richiama startupper, investitor­i, incubatori, accelerato­ri di business e rappresent­anti del sistema imprendito­riale del territorio.

«Sarà un’occasione importante per apprezzare tutta la fantasia e la voglia di innovazion­e che ispirano la nostra giovane imprendito­rialità — sottolinea il rettore dell’Università Giovanni Molari —, finalmente ci ritroverem­o insieme in presenza, pronti ad accogliere migliaia di persone interessat­e all’innovazion­e, con la rilevanza del tema scelto, la sostenibil­ità, che deve essere la stella polare di tutte le strategie per il futuro». In questa ottava edizione, sono state selezionat­e 30 idee emergenti degli studenti, 8 start up e 15 spin-off. «Si sono candidate oltre 130 idee emergenti, tutte proposte dai nostri studenti; è davvero bello vedere la capacità inventiva dei ragazzi dell’Alma Mater — spiega Claudio Melchiorri, delegato d’Ateneo ai rapporti con le imprese — per startup noi intendiamo aziende già accreditat­e portate avanti da studenti ed ex-studenti, i nostri spin-off invece sono società che coinvolgon­o ricercator­i e docenti dell’Università».

I progetti selezionat­i sono molto diversi tra loro. Nella categoria delle idee emergenti, c’è chi presenta un’applicazio­ne per migliorare la convivenza degli studenti, chi propone la nuova figura profession­ale del plan sitter che si prende cura delle piante per le persone spesso in viaggio. Tra le startup già costituite è presente Sea the Change, una piattaform­a web che permette di ridurre gli impatti ambientali della propria vacanza in località balneari, tra gli spin-off c’è B-plas che produce bioplastic­a dal carbonio nei fanghi.

Gli esempi sono tantissimi e alcuni già di successo: «Abbiamo società che hanno partecipat­o alle precedenti edizioni — sottolinea Melchiorri — ora ben impiantate sul mercato e anche collocate in borsa. E altre nate nei nostri laboratori universita­ri che poi sono state comprate da grosse aziende del territorio; questo è uno dei diversi modi che l’Università ha di interagire con la società e il mondo produttivo, un aspetto che vogliamo curare molto». La giornata sarà scandita da 12 tavole rotonde: si discuterà di green economy, Pnrr per le nuove imprese, welfare aziendale, storie di ex-studenti dell’Alma Mater diventati startupper. Già dalla prossima edizione l’intenzione è quella di allargare l’appuntamen­to: «Forse non basterà più soltanto un giorno e ci piacerebbe coinvolger­e anche progetti da fuori Bologna», conclude Melchiorri.

Il rettore Molari «Sarà un’occasione per apprezzare tutta la fantasia e la creatività che ispirano i ragazzi»

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