Corriere di Bologna

Milos, missione compiuta «L’obiettivo è sempre stato riportare la V tra i grandi»

Hackett: «Merito del mio arrivo? Forse serviva un po’ di pepe» Weems: «Percorso iniziato 3 anni fa, resterò per sempre qui»

- Marco Vigarani

La Virtus trionfa nel segno del gioco di squadra ma anche del talento immenso del suo numero 44. Milos Teodosic ha aperto la sfida con una tripla e poi l’ha tenuta in palmo di mano chiudendol­a da meritato mvp. Per l’occasione si è concesso ai microfoni dei media, non prima di un abbraccio pieno di gioia con il presidente Massimo Zanetti.

«Vincere l’Eurocup ed entrare in Eurolega è sempre stato il nostro obiettivo – ha detto il mago serbo che ha illuminato la scena –, l’anno scorso non ci siamo riusciti ma ci siamo meritati una seconda possibilit­à. Sono veramente orgoglioso e felice del modo in cui abbiamo completato la nostra missione ma anche per come abbiamo giocato questa finale. Voglio fare i miei più sinceri compliment­i al Bursaspor che ha confermato di essere un avversario importante, determinat­o e protagonis­ta di un grande playoff. La mia Virtus però è stata incredibil­e e sono davvero felice».

Altrettant­o entusiasta Kyle Weems, autore di bombe che hanno letteralme­nte fatto esplodere l’Arena e come sempre decisivo nei momenti caldi: «Questo è un grande giorno a livello personale ma anche per la società e tutta la città. Il percorso è iniziato tre anni fa, abbiamo superato la pandemia e la delusione per la sconfitta contro Kazan arrivando ora a questa grande vittoria. Amo stare qui, la mia famiglia è stata accolta alla grande dal primo giorno e voglio chiudere qui la mia carriera». Da un veterano a un ragazzo come JaKarr Sampson che durante l’anno è stato anche messo in discussion­e ma alla fine è stato grande protagonis­ta, magari anche a sorpresa, di questa finale: «Tutto questo è sempliceme­nte pazzesco. Dopo il primo anno nel basket europeo sto vivendo un’emozione pazzesca che mi lascia sempliceme­nte senza parole. Dire che sono felice sarebbe riduttivo».

Ha invece faticato nella prima parte della gara per poi uscire alla distanza Mam Jaiteh, uno dei trascinato­ri bianconeri in questa cavalcata verso il trionfo. «Sono al settimo cielo – ha detto il centro francese –. Questa squadra doveva vincere e ce l’ha fatta: è stato un grande lavoro di gruppo di cui vado estremamen­te orgoglioso». Arrivato nella seconda parte della stagione e subito al centro del progetto, anche Daniel Hackett ha voluto rimarcare il grande apporto dato dal gruppo bianconero per centrare l’obiettivo: «Non ce l’abbiamo fatta per merito mio. È un grande risultato di una squadra forte, fortissima. Un risultato fondamenta­le per questa società che ha allestito un roster pieno di campioni. Forse serviva solo un pizzico di pepe per fare un salto di qualità. Abbiamo dimostrato di voler vincere sbucciando­ci le ginocchia su ogni pallone. Questa è un’emozione fantastica che faccio davvero fatica a descrivere». Come i diecimila tifosi bianconeri che hanno vissuto una notte da campioni.

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Milos Teodosic dopo la bomba del +15 nel terzo periodo (Ciamillo)
L'urlo Milos Teodosic dopo la bomba del +15 nel terzo periodo (Ciamillo)

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