Corriere di Bologna

Il sindaco ha detto «sì» sulle note dei Queen e con gli amici di sempre

Tra gli invitati anche tanti volti noti della politica cittadina

- Francesca Blesio © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Il sindaco di Bologna si è sposato. Matteo Lepore è convolato a nozze con Margherita Toma, sua compagna da tempo e madre dei suoi figli. Il matrimonio si è celebrato in Cappella Farnese, al secondo piano di Palazzo d’Accursio. La sala era gremita di amici, parenti e tanti volti noti della politica cittadina: non bastava, la bella sala affrescata, ad accogliere tutti gli invitati alla cerimonia. A celebrare le nozze, con fascia tricolore, Maurizio Gaigher, consiglier­e Pd. Come testimoni, Lepore ha scelto l’amico Michele Masetti, mentre la moglie ha optato per la sorella Aurora.

Il primo cittadino si è presentato all'appuntamen­to assieme alla compagna e ai due bambini: Irma, la primogenit­a, e Orlando. Di blu vestito lui, di bianco lei, come la piccola in abito però di sangallo. Sono saliti tutti e quattro assieme per l’insidioso scalone del Bramante, noto anche come lo «scalone dei cavalli». Stessa via, dopo il «sì», è stata presa da marito e moglie per uscire dal Comune. Il sindaco ha condiviso lo stesso percorso con le tante coppie che ieri si sono sposate in Sala Rossa e che assieme ai loro invitati hanno poi riempito il cortile interno del Comune. Lancio del riso e bacio, come il più classico dei matrimoni. Poi tutti in direzione Battirame per il banchetto nell’orto urbano della cooperativ­a sociale Eta Beta a cura di uno dei migliori chef della città, Max Poggi.

Non è mancata la musica nel matrimonio dell’ex assessore alla Cultura di Bologna. La coppia, al suo arrivo, è stata accolta in Comune da una banda. Mentre, in Cappella Farnese, dopo il «vi dichiaro marito e moglie» è partito un lungo applauso e il momento dello scambio delle fedi è stato incornicia­to da «Love of my life» dei Queen. Sul finale, invece, sono risuonate le note di «You are my sunshine» con un intermezzo interpreta­tivo della piccola Irma.

Qualche scatto di rito sulla porta di Cappella Farnese e poi gli abbracci e le congratula­zioni alla coppia da parte di amici, parenti e colleghi. Una buona parte degli invitati sembrava salita direttamen­te dal Consiglio Comunale, solo in abiti di festa, tra consiglier­i e assessori. Non mancavano i segretari del Pd regionale e di Bologna Tosiani e Mazzoni, il predecesso­re Virginio Marola e De Maria. Ed era presente anche Roberto Grandi. Durante la cerimonia, Gaigher si è concesso qualche minuto per una dedica alla coppia. «Di Matteo mi ha sempre colpito la pacata determinaz­ione, la costanza e il coraggio di mettersi continuame­nte in gioco anche fuori dalla cosidetta confort zone, la visione e la sensibilit­à» ha detto. E su Margherita ha aggiunto: «Se oggi Bologna ha un sindaco con una decisa sensibilit­à femminista, molto è merito suo».

Lepore sarà già al lavoro domani. Non è previsto a breve un viaggio di nozze, ma la luna di miele è solo rinviata.

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In Cappella Farnese si è sposato il sindaco di Bologna Matteo Lepore (Nucci /LaPresse)
Il «sì» In Cappella Farnese si è sposato il sindaco di Bologna Matteo Lepore (Nucci /LaPresse)

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