Il sindaco ha detto «sì» sulle note dei Queen e con gli amici di sempre
Tra gli invitati anche tanti volti noti della politica cittadina
Il sindaco di Bologna si è sposato. Matteo Lepore è convolato a nozze con Margherita Toma, sua compagna da tempo e madre dei suoi figli. Il matrimonio si è celebrato in Cappella Farnese, al secondo piano di Palazzo d’Accursio. La sala era gremita di amici, parenti e tanti volti noti della politica cittadina: non bastava, la bella sala affrescata, ad accogliere tutti gli invitati alla cerimonia. A celebrare le nozze, con fascia tricolore, Maurizio Gaigher, consigliere Pd. Come testimoni, Lepore ha scelto l’amico Michele Masetti, mentre la moglie ha optato per la sorella Aurora.
Il primo cittadino si è presentato all'appuntamento assieme alla compagna e ai due bambini: Irma, la primogenita, e Orlando. Di blu vestito lui, di bianco lei, come la piccola in abito però di sangallo. Sono saliti tutti e quattro assieme per l’insidioso scalone del Bramante, noto anche come lo «scalone dei cavalli». Stessa via, dopo il «sì», è stata presa da marito e moglie per uscire dal Comune. Il sindaco ha condiviso lo stesso percorso con le tante coppie che ieri si sono sposate in Sala Rossa e che assieme ai loro invitati hanno poi riempito il cortile interno del Comune. Lancio del riso e bacio, come il più classico dei matrimoni. Poi tutti in direzione Battirame per il banchetto nell’orto urbano della cooperativa sociale Eta Beta a cura di uno dei migliori chef della città, Max Poggi.
Non è mancata la musica nel matrimonio dell’ex assessore alla Cultura di Bologna. La coppia, al suo arrivo, è stata accolta in Comune da una banda. Mentre, in Cappella Farnese, dopo il «vi dichiaro marito e moglie» è partito un lungo applauso e il momento dello scambio delle fedi è stato incorniciato da «Love of my life» dei Queen. Sul finale, invece, sono risuonate le note di «You are my sunshine» con un intermezzo interpretativo della piccola Irma.
Qualche scatto di rito sulla porta di Cappella Farnese e poi gli abbracci e le congratulazioni alla coppia da parte di amici, parenti e colleghi. Una buona parte degli invitati sembrava salita direttamente dal Consiglio Comunale, solo in abiti di festa, tra consiglieri e assessori. Non mancavano i segretari del Pd regionale e di Bologna Tosiani e Mazzoni, il predecessore Virginio Marola e De Maria. Ed era presente anche Roberto Grandi. Durante la cerimonia, Gaigher si è concesso qualche minuto per una dedica alla coppia. «Di Matteo mi ha sempre colpito la pacata determinazione, la costanza e il coraggio di mettersi continuamente in gioco anche fuori dalla cosidetta confort zone, la visione e la sensibilità» ha detto. E su Margherita ha aggiunto: «Se oggi Bologna ha un sindaco con una decisa sensibilità femminista, molto è merito suo».
Lepore sarà già al lavoro domani. Non è previsto a breve un viaggio di nozze, ma la luna di miele è solo rinviata.