Corriere di Bologna

Sfumati tutti gli obiettivi iniziali E ora Bigon è al passo d’addio

Stagione flop, sempre più concreta l’ipotesi dell’arrivo di Sartori. Hickey verso l’Arsenal

- Alessandro Mossini

Bologna balneare e in un colpo solo addio agli obiettivi — già di per sé decisament­e minimali — che il club rossoblù si era posto: niente «parte sinistra della classifica», già sfumata con la vittoria del Torino a Verona di sabato, niente pleonastic­o primato regionale e niente «record di punti dell’era Saputo» (47, mica 55 o 60...) dato che al massimo si potrà chiudere a quota 46, vincendo sul campo del Genoa all’ultima giornata.

Il ko interno contro il Sassuolo certifica ancora una volta la stagione anonima del club di Joey Saputo, che al settimo anno di serie A si ritrova ancora nella terra di nessuno: zero patemi-salvezza, grazie ai 27 punti dell’andata (al ritorno solo 16, davvero pochi comunque finisca), ma l’unica ebbrezza dell’ultimo turno rossoblù sarà capire se si resterà al tredicesim­o posto o si scavalcher­à l’Udinese salendo al dodicesimo. Ce n’è abbastanza per certificar­e un altro flop di un’area tecnica in carica da sei stagioni, nel complesso andata più vicina a retroceder­e (stagione 2018/19) che ad essere una realtà davvero di centro classifica con occhi sull’Europa. La partita che ha lasciato il Bologna a sette punti perfino dall’undicesimo posto rischia concretame­nte di essere stata l’ultima gara casalinga da ds in carica di Riccardo Bigon, pungolato anche da uno striscione comparso nel secondo tempo e firmato dai Forever Ultras: «Area tecnica game over», unica puntura di un pomeriggio passato curiosamen­te tra abbracci, cori e pacche sulle spalle, nonostante una partita giocata in ciabatte o quasi, che ha fatto infuriare anche Mihajlovic.

Bigon ha un altro anno di contratto con il Bologna e ha incassato le parole dolci del tecnico serbo alla vigilia (un endorsemen­t o un elegante commiato?), ma il finale della storia pare scritto da un paio di giorni: in settimana dovrebbe tornare in Italia il presidente rossoblù Joey Saputo e certificar­e una decisione che pare già presa, con l’arrivo di Giovanni Sartori in uscita dall’Atalanta dopo otto anni come futuro capo dell’area tecnica del Bologna. I primi contatti risalgono a qualche tempo fa, poi c’era stato un lungo stallo che aveva fatto pensare a una conferma dello stesso Bigon (nonostante la volontà di cambiament­o che Saputo gli aveva personalme­nte confermato la mattina di BolognaInt­er) o a una promozione del responsabi­le scouting Di Vaio: il rischio era quello di partire ad handicap anche sul piano ambientale la prossima stagione e nelle ultime ore c’è stata la nuova accelerata. Proprio nella settimana in cui Bigon era volato a Londra per capire quanto interesse ci fosse su alcuni uomini-mercato rossoblù: ha incassato una potenziale proposta tra i 20 e i 25 milioni di euro dell’Arsenal per Hickey e un concreto interessam­ento del West Ham per Schouten, oltre a un paio di corteggiat­ori per Svanberg.

È l’ultima carta che Bigon intende giocarsi in un confronto vis a vis che avrà con Saputo al suo arrivo: legittimo, il club fin qui è parso molto più orientato alle plusvalenz­e che alla reale crescita in classifica, ma questo Bologna-Sassuolo così povero pare un ulteriore sigillo sull’esperienza bolognese del direttore sportivo. A Saputo l’ultima parola.

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Il Bologna ha fallito il decimo posto e il record dei punti (foto LaPresse)
Flop Il Bologna ha fallito il decimo posto e il record dei punti (foto LaPresse)

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