Corriere di Bologna

Visite, spesa a casa o solo compagnia «Così monitoriam­o gli anziani fragili»

Allerta ondate di calore, attivato il servizio di supporto Ausl che aiuta 5.000 persone

- Micaela Romagnoli

«Buongiorno Giovanni, come si sente oggi?, sa che con questo caldo bisogna idratarsi? Mi raccomando!», «Rolanda, come va? Ha bisogno di qualcosa?». Saluti, domande, consigli e confidenze che s’intreccian­o ogni giorno nell’ufficio di Lepida, dove gli operatori gestiscono il progetto e-care, attraverso il numero verde 800 562 110, promosso dall’Azienda Usl di Bologna. È attivo tutto l’anno come telemonito­raggio per il sostegno degli anziani fragili e soli, ma dal 15 giugno al 15 settembre, quando scatta il piano di prevenzion­e delle ondate di calore del Comune, si amplia e offre un servizio di ulteriore supporto.

Samanta, Chiara, Francesca, Valentina e gli altri, cuffia e microfono indossati, computer davanti con tutte le informazio­ni personali necessarie per interagire con gli anziani segnalati, ieri hanno gestito numerose chiamate, fornito semplici informazio­ni, ricordato le regole fondamenta­li per affrontare le giornate più calde dell’anno, speso anche solo qualche parola di conforto.

Un’attività preziosa che ha l’obiettivo di prevenire i rischi per la salute nei periodi più caldi per gli anziani in condizioni di fragilità fisica, sociale, psicologic­a. E proprio ieri l’azienda Usl di Bologna ha allertato i servizi sanitari per la prima ondata di calore prevista da Arpae oggi e domani con temperatur­e fino a 36 gradi e possibili disagi per i cittadini di Bologna, Casalecchi­o di Reno, Castel Maggiore e San Lazzaro di Savena.

«Seguiamo circa 2400 anziani fragili tutto l’anno — spiega Carla Fiori, vice-direttrice Welfare digitale di Lepida — per il progetto sulle ondate di calore abbiamo circa 5000 over 75 da monitorare, di questi 2300 sono persone con alta fragilità. Un dato significat­ivo è che più di 1300 sono ultranovan­tenni e una decina ultracente­nari». Il servizio e-care specifico per il caldo è attivo da poco più di una settimana e i dati raccolti da Lepida finora sono in linea con quelli delle stagioni precedenti: «Ieri abbiamo ricevuto 23 chiamate e gli operatori ne hanno effettuate 124 — sottolinea Annalisa Reggiani, responsabi­le progetti inclusione di Lepida — Dal 15 giugno in tutto abbiamo ricevuto 129 chiamate, effettuate 739 e messo in atto 4 servizi di trasporto per visita sanitaria». Attraverso il numero verde, infatti, possono essere previsti servizi di assistenza domiciliar­e, supporto infermieri­stico telefonico, attività di socializza­zione con il volontaria­to, accompagna­mento a visite, disbrigo di pratiche, consegna della spesa e dei farmaci a domicilio.

Rolanda, 90 anni, rimasta senza il marito e senza i figli, è un’anziana molto conosciuta dalle operatrici. Chiamò la prima volta 15 anni fa. Da allora, almeno ogni due settimane viene contattata e per lei sono stati attivati diversi servizi di accompagna­mento. Anche ieri le hanno telefonato per verificare come procedesse­ro queste giornate con temperatur­e roventi: «Ho le ventole dappertutt­o in casa — ha risposto allegra all’operatrice Samanta — bevo l’acqua e mi rinfresco, tutto sotto controllo». E parla, racconta di sé, dei nipoti, dei libri che ama leggere, di quando faceva la sarta e ancora riusciva a camminare: «Chiacchier­are è l’unica cosa che mi è rimasta — confida — ma non si può pretendere troppo a 90 anni; mia figlia che non c’è più mi ha insegnato che devo sempre pensare positivo e cerco di ascoltarla, non voglio affliggere nessuno. Anzi, ringrazio perché è una gran soddisfazi­one che vi ricordiate sempre di me — dice — Mi sento voluta bene». Samanta, l’operatrice di Lepida che l’ascolta e le parla come «una di famiglia» sorride. Per lei e per le colleghe queste frasi sono una ricompensa preziosa: «Spesso — racconta Samanta — la gratitudin­e arriva anche da parte dei figli, quelli che magari vivono lontano; è bello sentirsi di supporto, con alcuni anziani si sono creati rapporti davvero speciali».

” Rolanda (90 anni) Ho le ventole in casa, bevo acqua e mi rinfresco. Mia figlia che non c’è più mi ha insegnato che devo sempre pensare positivo, del resto chiacchier­ar e è l’unica cosa che mi è rimasta

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Al lavoro Le operatici di e care, il servizio di Lepida e dell’Ausl di Bologna

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