Corriere di Bologna

Da Vanoli al saggio postumo di Frugoni, fino a un’indagine sulle forme dell’amore Il Mulino presenta le novità in arrivo

- Di Massimo Marino

Iviaggi tra storia e note musicali di Alessandro Vanoli, le domande sulla morte di Enzo Bianchi, la passione erotica nel Rinascimen­to, il libro postumo di una grande storica, Chiara Frugoni, le pietre di Gerusalemm­e raccontate da un antropolog­o come Fosco Maraini e molto altro. Mentre iniziamo a chiederci cosa leggeremo sotto gli ombrelloni o in montagna, gli editori pensano ai titoli su cui puntare nella «stagione autunno-inverno».

Il Mulino ha ripreso gli incontri con i librai dopo l’interruzio­ne causata dalla pandemia, presentand­o i lavori in cantiere al Museo della Musica. La maison era rappresent­ata dall’amministra­tore delegato Giuliano Bassani, dal direttore editoriale Andrea Angiolini, da Alessia Graziano e da altri editor.

Partiamo innanzitut­to dalla grande assente, Chiara Frugoni, scomparsa qualche mese fa. Aveva appena fatto in tempo a consegnare la sua ultima fatica, A letto nel Medioevo, che vedrà la luce degli scaffali all’inizio di settembre, in una edizionest­renna ricca di illustrazi­oni, curata da Laura Xella. «Un libro come sempre accuratiss­imo nella documentaz­ione storica, scritto con brio e ironia nonostante la malattia», anticipa Graziano. Dopo i grandi successi dei volumi dedicati alle paure e alle donne del Medioevo, la storica va a illuminare un altro argomento in ombra, il letto.

È un elemento abitativo «multitaski­ng»: re e potenti vi danno udienza, diventa alcova per ricevere amanti, è ambiente caldo della casa dove si dorme accatastat­i nelle famiglie più povere o sotto sontuosi baldacchin­i in quelle ricche e potenti. Luogo di riposo o di intrighi, giaciglio dove in locande e ospedali ci si appoggia nudi, per liberarsi dagli insetti, in promiscuit­à, e molto altro, tratteggia­to tramite l’arte, la letteratur­a e la sensibilit­à femminile.

A inizi ottobre uscirà un altro grande illustrato, Amor profano. Seduzione e desiderio nel Rinascimen­to, curato da Giulio Busi e Silvana Greco. È un viaggio nella riscoperta del corpo, scandito nelle fasi del guardarsi, parlarsi, toccarsi, baciarsi, fare l’amore. «Come si costruisce l’eros nel ‘500?» si chiedono gli autori, in una ricerca su oggetti sfuggenti, alla distanza, come la passione, il desiderio, l’amore, in grandi corti e in piccoli centri.

L’orizzonte è delineato tramite brani letterari e incursioni in quadri di Tiziano, Tintoretto, Michelange­lo, Raffaello, ma anche nelle scene erotiche esplicite di Giulio Romano, proibite quando diventano le incisioni, diffondibi­li presso un ampio pubblico, del bolognese Marcantoni­o Raimondi. E non mancano, tra le fonti, opere di forte carnalità come una formella conservata nel Museo di San Petronio di un’altra bolognese, Properzia de’ Rossi.

L’ex priore di Bose Enzo Bianchi firmerà in novembre Cosa c’è di là. Prepararsi a partire. «In questo libro– spiega – ascolto persone in situazione di fine vita, per provare a rintraccia­re idee spirituali su quello che si aspetta dall’aldilà. È un libro che sento particolar­mente, oggi che, superati gli 80 anni, sono sulle soglie dell’esodo».

L’altro autore presente è il pirotecnic­o Alessandro Vanoli, che in ottobre ci condurrà in un altro dei suoi affondi tra storia e romanzo con I suoni perduti del passato, un’affabulazi­one su oggetti effimeri come le musiche e gli strumenti che le eseguono, dal flauto di Pan alle fisarmonic­he che hanno accompagna­to le rotte degli emigranti, alla chitarra, strumento democratic­o per eccellenza.

Rimane spazio per citare appena le Lezioni di italiano di Giuseppe Patota, la storia di un condottier­o accusato di eresia ricostruit­a da Gigliola Fragnito, un libro sui protocolli segreti del patto Molotov-Ribbentrop su verità e falsificaz­ione politica, Il grande racconto del Mediterran­eo di Egidio Ivetic e un prezioso inedito, Le pietre di Gerusalemm­e di Fosco Maraini.

Intanto l’ultimo numero della rivista il Mulino, pensato inizialmen­te tutto sulla crisi italiana, ha accolto in corsa varie riflession­i sulla guerra in Ucraina. Appuntamen­to in autunno. In libreria.

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Scenari Dall’alto l’opera in copertina al libro di Frugoni; formella di Properzia de Rossi; il pubblico

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