Profughi, chiude l’hub in autostazione. Un Urp in Questura
Chiude l’hub in autostazione, dove si era spostato dopo l’incendio della tensostruttura in Piazza XX Settembre, aperto per rispondere all’esigenza di accogliere i profughi ucraini. Riapre l’Urp della Questura in Piazza Galilei: servirà soprattutto agli stranieri con domande di permesso di soggiorno inoltrate. Le due cose non sono strettamente legate ma entrambe vedono la collaborazione tra Questura e Comune e una sottolineatura positiva. La chiusura dell’hub perché, come spiega l’assessore al welfare Luca Rizzo Nervo, «segue la realizzazione dell’obiettivo per cui era nato, tra l’altro dopo un’ottima intuizione all’interno del dialogo con il Questore, Isabella Fusiello. Una prima e più solida esperienza che ci hanno positivamente copiato tante altre città italiane. Ma oggi il flusso di arrivi e le richieste sono diminuite, non c’è più motivo di lasciarlo aperto. Ringrazio le persone che hanno lavorato lì». La riapertura dello sportello informativo della questura in Piazza Galieli è stata una richiesta che Fusiello ha inoltrato a sindaco e assessore. Si tratta di uno sportello solo dedicato alle informazioni. Dove il cittadino che deve rinnovare o sta rinnovando il passaporto può conoscere tempi e pratiche necessarie, ma che sarà dedicato soprattutto agli stranieri che hanno avanzato richiesta di permesso di soggiorno e vogliono sapere a quale punto è arrivato l’iter di rilascio, o se servono integrazioni documentali. «L’ufficio stranieri è sovraccaricato di lavoro — spiega il questore, Isabella Fusiello —. Bologna è una città efficiente per i suoi servizi e per questo vogliamo essere al pari delle altre istituzioni. Abbiamo chiesto aiuto al sindaco e all’assessore Rizzo Nervo, mi auguro che questo servizio, in un settore quasi interamente assorbito dalle domande straniere, possa agevolare la cittadinanza». All’interno, grazie all’accordo tra polizia, Comune e sindacati ci sarà una figura di mediazione linguistica «che garantiremo grazie all’ampliamento del contratto con la cooperativa Cidas — spiega Rizzo Nervo — una figura competente in materia, in modo da coprire tuta la dimensione del front office, dando una risposta qualificata. Ci siamo resi disponibili anche oltre le nostre competenze perché gli uffici che fanno un grande lavoro di enorme complessità e quantità possano svolgere al meglio la loro funzione, dividendo la parte comunicativa da quella operativa. L’obiettivo è così velocizzare le procedure». Sul tema è «il primo di diversi passi di collaborazione che abbiamo in mente con la questura».