Corriere di Bologna

«Basta perdere tempo sull’autonomia Le critiche? Sono di chi è centralist­a»

Pigoni (Azione): «Una riforma rilevante e utile anche al Sud. Il Parlamento faccia presto»

- di Francesco Betrò

«Solo chi è fortemente centralist­a può vedere come un pericolo il dialogo tra governo e Regioni», scandisce la consiglier­a regionale, Giulia Pigoni, che schiera i calendiani di Azione a difesa dell’autonomia differenzi­ata.

Due ex presidenti di Regione — Vasco Errani e Pierluigi Bersani — hanno detto che la riforma sull’autonomia «è sbagliata nel metodo e nel merito», e hanno chiesto di fermarsi. Che ne pensa?

«Non sono d’accordo. Lo sono molto di più con la linea più realista e moderata che sta tenendo il presidente Bonaccini, insieme a molti altri governator­i che stanno avendo un confronto proficuo con la ministra Mariastell­a Gelmini. Penso che il tema dell’autonomia oggi sia molto rilevante e che sarebbe un’occasione persa sprecare ancora tempo. Sono anni che se ne parla, solo chi ha una cultura fortemente centralist­a può vedere pericoloso questo dialogo tra ministra e governator­i. Credo che in modo particolar­e per l’Emilia-Romagna il concetto di autonomia differenzi­ata debba essere portato avanti, seppure con quelle modifiche che abbiamo proposto come Regione».

Quindi con un passo indietro sulla scuola...

«Sì, questo non ci spaventa. Ora è importante non fare questioni ideologich­e e partitiche. Quindi se in questo momento può essere utile fare un passo indietro sulla scuola ben venga, a patto che si porti avanti la riforma. Siamo contrari a un ulteriore rallentame­nto».

Lei ha parlato di cultura

centralist­a, ma c’è chi crede che un’autonomia differenzi­ata aumentereb­be la distanza tra Nord e Sud. C’è questo rischio?

«Credo che, purtroppo, ancora oggi le differenze siano molto importanti. Dico purtroppo perché il progredire del Mezzogiorn­o è indispensa­bile per tutto il Paese e l’autonomia potrebbe essere importante in questo senso, una chance per correre più forte. Per loro e per quelle regioni che trainano l’economia del nostro Paese».

La ministra Gelmini recentemen­te ha detto che il disegno di legge è pronto e arriverà in Consiglio di ministri entro luglio. Poi, se tutto va bene, in autunno toccherà al Parlamento. Pensa che ci siano i tempi tecnici per portare a termine la riforma in questa

legislatur­a?

«L’auspicio è che possa essere fatto entro questa legislatur­a perché, secondo noi, non è un tema secondario. Purtroppo, conosciamo i tempi del Parlamento, non solo di quello attuale Si tendono a rinviare i temi delicati. Speriamo che questa volta non sia così e che si possa approvare tutto entro questa legislatur­a. Ma non solo su questo. La necessità della politica, oggi più che mai, è dare risposte concrete. Occorre realizzare un piano di riforme e investimen­ti senza precedenti, a partire dal tessuto economico, dalla ristruttur­azione del settore energetico e dalla trasformaz­ione digitale».

Il passo indietro sulla scuola? Ora è importante non fare questioni ideologich­e e partitiche Se può essere utile ben venga

Ci sarà una maggioranz­a compatta?

«Sì, assolutame­nte sì».

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Uniti Da destra Giulia Pigoni, l’assessore Mauro Felicori e Stefania Bondavalli

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