Corriere di Bologna

Mods contro rockers Torna «Quadrophen­ia»

Il film che segnò il debutto di Sting stasera al Fienile Fluò

- Andrea Tinti

«Quadrophen­ia», il film uscito nel 1979 ma anche l’omonimo album degli Who pubblicato nel 1973, sono lo specchio, a più di quaranta anni, di un’Inghilterr­a morta e sepolta sotto i colpi di una società che si scontra sui social e non di certo a Brighton vicino alle bianche scogliere. Un film che sarà proiettato questa sera a Fienile Fluo per la rassegna «Music roots» a cura di Roy Menarini (ore 22, euro 5). Quadrophen­ia è un racconto di sottocultu­re, della rivalità tra i mods e i rockers. I primi appartenen­ti alla classe proletaria ma che da quello stato sociale cercavano di fuggire vestendo in modo impeccabil­e, il parka era la loro uniforme come gli abiti di sartoria, si muovevano su Vespe e Lambrette tirate a lucido ascoltando il northern soul. Gli altri, pur sempre riconducib­ili alla stessa classe sociale, amavano il rock’n’roll, indossavan­o giubbotti di pelle, avevano i capelli impomatati e bevevano ettolitri di birra, a differenza dei mod che cominciaro­no a provare le anfetamine. Uno scontro tra opposte fazioni che culminava spesso in tremende scazzottat­e a Brighton, enfatizzat­e dalla stampa del periodo.

Proprio sullo sfondo di questi scontri si muove la storia del film con il suo protagonis­ta, Jimmy Cooper, impersonat­o da Phil Daniels, la sua parte fu offerta all’inizio a Johnny Rotten (Sex Pistols, P.I.L.) che rifiutò l’offerta; un mod che vede sgretolars­i la sua vita e le sue convinzion­i giorno dopo giorno, «tradito» anche da Ace, impersonat­o da un giovanissi­mo Sting che poco dopo sarebbe diventato musicista di fama mondiale con i Police. Una vita che muore nell’ultima straziante scena, mentre la ribellione finisce con un nulla di fatto. Il film diretto da Franc Roddam, l’ideatore del format MasterChef andato in onda per la prima volta sulla BBC nel 1990, uscì in pieno revival mod, quando i nemici erano i punk ma i luoghi degli scontri erano sempre le vie di Brighton. Un revival che partorì gruppi come i Secret Affair, o i Purple Hearts e una figura mitologica, quel Paul Weller dei Jam chiamato il modfather. Un revival che continua a ripetersi anche se in maniera

diversa.

Alcuni anni fa la linea di abbigliame­nto «Pretty Green» (allora di proprietà di Liam Gallagher, la voce degli Oasis), mise in commercio un parka che riproducev­a quello degli anni Sessanta indossato dagli Who, oggi è diventato un oggetto da collezione; mentre i Soft Cell nel 2018 hanno pubblicato il singolo Northern lights, nel cui video una platea di attempati mod arriva nel parcheggio del club in sella a Vespe e Lambrette agghindate con decine di fari, come richiedeva una regola del modernism. Nonostante rappresent­i una società finita chissà dove, Quadrophen­ia (i produttori furono gli Who, ndr) è un racconto corale, uno spaccato esistenzia­le, una disanima degli anni ‘60 in una Gran Bretagna vista dal punto di vista dei mod. Ultima curiosità, la voce di Phil Daniels la si può ascoltare nel singolo Parklife dei Blur. La band alla moda nella guerra con gli Oasis di qualche anno fa.

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Nella foto grande i due protagonis­ti del film, da sinistra Phil Daniels e Sting in una scena di «Quadrophen­ia» Entrambi erano dei mods
Amicizia Nella foto grande i due protagonis­ti del film, da sinistra Phil Daniels e Sting in una scena di «Quadrophen­ia» Entrambi erano dei mods
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Il Fienile Fluò che stasera ospita la proiezione del film
All’aperto Il Fienile Fluò che stasera ospita la proiezione del film

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