La Virtus fugge via
Schianta Pesaro e allunga in classifica Milano cade con Brescia: ora è a 4 punti
Allunga in classifica, la Virtus, che a sette giornate dalla fine vede avvicinarsi il primo posto in regular season. I bianconeri infatti si sbarazzano di Pesaro con un ottimo secondo tempo di grande applicazione difensiva, mentre Milano crolla a Brescia e ora è distante quattro punti. La Segafredo ci impiega un tempo a prendere il controllo delle operazioni e lo fa alzando il muro nella propria metà campo. La Vuelle, seguita da oltre 300 tifosi, era il terzo miglior attacco del campionato a 86 punti di media ed era da questo punto di vista che i bianconeri avrebbero dovuto agire per fiaccare la resistenza ospite. Lo hanno fatto in un terzo quarto da 12 punti concessi all’interno di una ripresa da complessivo 37% su azione degli uomini di Repesa, condannati dall’8/31 da tre.
L’ha vinta di squadra, la Virtus, trovando ottime risposte da tutto il gruppo a parte il solito Mickey che non riesce ad uscire dal tunnel, nella giornata in cui gode di un turno di riposo Jaiteh al fianco degli infortunati Teodosic, Cordinier e Pajola. All’interno di un coro che ha suonato con poche stecche si sono messi particolarmente in evidenza Hackett e Weems, due veterani che non hanno perso la lucidità nel primo quarto a scartamento ridotto per indicare la via ai compagni.
Non era partita bene, la Segafredo, lasciando spazio a Cheatam dall’arco e a Totè dentro l’area per il 10-19 dopo sei minuti. L’ingresso di Hackett cambia però il volto alla squadra, l’ex più atteso della partita alza il ritmo ogni volta che può, va al ferro in prima persona o libera i compagni dall’arco.
In sei minuti la Virtus ribalta la partita con un 24-5 portandosi a +10 (34-24), con Pesaro che ha un ultimo sussulto poco prima dell’intervallo grazie a Charalampopoulos, il migliore dei suoi in doppiadoppia da 14 punti e 12 rimbalzi. Il -3 di metà gara, con la Segafredo zavorrata dal 5/19 da tre, tiene aperta la partita che però prende una direzione chiara dopo l’intervallo. La difesa bianconera ha fatto un lavoro eccellente per 40’ sui due principali terminali offensivi pesaresi — AbdurRahkman, tenuto a 4/10 da Lundberg e Abass, e Daye bloccato a 3/8 dalla cura Ojeleye — e nel terzo periodo chiude ogni varco tenendo gli ospiti ad appena 12 punti. Col campo aperto e il movimento di palla Lundberg, Weems e infine Hackett siglano il 68-54 che alla terza sirena rappresenta già una sentenza. Non ci sono infatti distrazioni nell’ultima frazione, Belinelli con un paio di canestri propizia anche il +20 e dopo la sirena arriva anche la notizia del k.o. di Milano a blindare il primo posto. Non c’è però tempo per rilassarsi, oggi si vola a Tel Aviv dove domani ci sarà la prima tappa del back to back settimanale di Eurolega che proseguirà poi giovedì a Istanbul contro l’Efes.
” Il coach Non era facile perché Pesaro gioca bene, aggressiva
” Lundberg Dopo il k.o. con il Real abbiamo ottenuto un successo prezioso